ART COUTURE by Alberto Gelli |•|
In Spagna, il periodo che va dal 1560 al 1660 sarà definito come “el siglo de oro”: cent’anni di straordinaria prosperità economica e fioritura artistica.
Proprio in questi anni Velàzquez esegue alcuni trai quadri più importanti nel contesto della sua opera e della pittura occidentale. Il ritratto della nuova regina Marianna d’Austria (1652/1653 Madrid museo del Prado). La sovrana ha allora quasi diciotto anni; l’alta statura, la parrucca e l’abbigliamento concorrono a darle un portamento regale.
Anche Goya, altro gigante del secolo dopo è pittore di corte. Incredibile la svolta nel ritrarre “La famiglia reale di Carlo IV” Una visione disincantata ironica quasi simbolico/caricaturale il ritratto di Maria Luisa al centro della composizione in abito di gala è una magistrale prova di pittura allo stato puro, fatta di liquidi bagliori intermittenti e di strappi cromatici d’oro su nero. Con questo grande quadro Goya termina il suo incarico come pittore di corte, inizia una nuova epoca. Nel 1821 muore a Sant’Elena Napoleone e con lui le grandi illusioni. Goya è malato e si ritira in campagna dove comincia a dipingere unicamente per se stesso; le disperate “pitture nere”. Vi predominano cuori cupi con piccoli interventi di ora e nero. Come nella “Manola” compagna del pittore negli ultimi anni della sua vita. Erano chiamate “manolas” le popolane eleganti di Madrid appartenenti alla piccola borghesia.
Gucci per questa estate 2020 ha ripreso non solo l’audace acconciatura di Marianna d’Austria e il trionfale abito bianco e nero con pizzi ma l’attenzione è attratta dall’atteggiamento estremamente regale che sottolinea l’importanza dell’abito.
E’ un trionfo di ricami d’oro su un importante abito da sera quello che Vaccarello propone da Saint Laurent. Come nel quadro della famiglia di Carlo IV la modella come l’invadente regina Maria Luisa esibisce una generosa scollatura. Ricchezza e opulenza sono gli aggettivi per gli abiti da sera di questa collezione che declina il colore nero sù georgette devorè e stampe dorate mai simmetriche.
Misteriosa e avvolgente la proposta di Oscar de la Renta che copre il volto con un grande cappello di raffia intrecciata nero come fosse una veletta. L’abito in lana strecht si drappeggia sul corpo, mentre grandi fiori in raffia decorano in cintura. Fibre naturali e un sapore di caraibi percorre tutta la collezione costellata di grandi frangie in fibre naturali.