MILANO FASHION WEEK 2020

by Nicola Luccarini |•|

Purtroppo il “famolo strano” non ci ha abbandonato nonostante il periodo!! Si pensa forse ancora che stravaganza (sempre supportata e giustificata da messaggi è citazioni colte) sia sinonimo di libertà e creatività?! Svegliaaaa! Si dice che la moda deve far sognare! esatto, parliamo di sogni, non di incubi … purtroppo nessuno tocca “gli intoccabili” cioè i brand più potenti. Cosi molti creativi continuano spesso nel loro viaggio mentale delirante, spesso molto colto ma spesso pericoloso per le Fashion Victims più incallite che nel nome del “nuovo e creativo” spesso si “conciano, da sole, per le feste”. Giustificazioni pseudo culturali e (ora va di moda) sostenibili ed etiche sono pronte all’uso! Messaggi importanti la maggior parte delle volte celano interessi puramente economici.
Noi di Magazzino 26 preferiamo le collezioni che ci fanno emozionare, che ci arrivano alla pancia. Collezioni che non bleffano riuscendo a rendere complementari business, creatività e qualità. In queste le donne sono le protagoniste, non gli abiti. Vengono messe in risalto, imbellite da creazioni che non le costringono al sacrificio per ben apparire, anzi le rendono sicure e a proprio agio.
Giacche oversize oltre misura, cappe pesanti ed ingestibili, trasparenze da bordello, tacchi che spesso già creano problemi alle modelle! Un puro esercizio di stile per designer sopra alle righe e sopravalutati. Stile che sempre più di frequente predilige abbinamenti di colori e tessuti e volumi sgraziati.
Ieri ho letto di una collezione: “le stampe dei tessuti sono volutamente brutte” Ma perché?? Per lanciare un messaggio… ma di che? Parliamo di abiti dal costo di 2/3 mila euro minimo! La giornalista giustifica, anzi comprende il messaggio e se ne innamora magari!!
Sarò malizioso ma vorrei vedere se sua figlia andasse in giro con quel capo così brutto ma glamour!

A noi di questa settimana di sfilate reali o digitali sta affascinando chi riesce a coniugare stile creatività, qualità e possibilità di utilizzo nel tempo di ciò che ci invitano ad acquistare. Sono collezioni anche diametralmente opposte fra loro ma tutte protese a regalarci una donna con la D maiuscola: contemporanea, stilosa, femminile mai volgare, mai imbruttita da ciò che indossa, spesso ironica.
Che dire ad esempio della maestria artigianale e creativa di Scervino, dell’eleganza naturale ma anche sofisticata dei capolavori sartoriali di Re Giorgio? Senza trascurare la modernità glamour di Versace. Notevole la sperimentazione e l’allure indiscusso di Fendi. Adorabile “l’Ironic Couture” di Moschino e la ritrovata freschezza di Blumarine. Grande ammirazione per Dolce e Gabbana sempre in sintonia con la loro concezione di stile ed il loro pubblico. Ferragamo di nuovo in pista dopo un piccolo sbandamento creativo.

Ad oggi a noi queste maison di moda ci hanno fatto pensare che il Made in Italy non perde un colpo! A Milano oggi, domani tanto ancora..a presto!

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