APPUNTAMENTI IN PROGRAMMA
DA VENERDÌ’ 3 A GIOVEDI’ 9 MARZO 2017
Ogni settimana i Musei Civici di Bologna propongono un ricco calendario di appuntamenti, per svelare le loro collezioni e raccontare aspetti ed episodi inediti e curiosi della storia della città, anche attraverso punti di vista differenti e insoliti accostamenti fra le diverse collezioni. Conferenze, laboratori, concerti, visite guidate, visite in lingua sono i principali “strumenti” di questo racconto, che si dispiega lungo millenni di storia, dai primi utensili in pietra di uomini vissuti 800.000 anni fa ai prodotti dell’attuale distretto industriale, dalla pittura alle varie forme dell’arte moderna e contemporanea, dalla musica alle grandi epopee politiche e civili.
IN EVIDENZA
Domenica 5 marzo torna #DomenicalMuseo: come ogni prima domenica del mese, ingresso gratuito alle collezioni permanenti di tutte le sedi dell’Istituzione Bologna Musei.
PER I BAMBINI
sabato 4 marzo
ore 10:00 e ore 11:15 Museo della Musica – Strada Maggiore, 34
In occasione della rassegna The Best of “Giochi sonori” (II incontro)
Laboratorio sonoro in 4 incontri per bambini da 24 mesi a 4 anni e genitori. Alle ore 10 per bambini da 24 a 35 mesi; alle ore 11.15 per bambini 3 a 4 anni. Con Antonella Prontera. Bambini ed adulti alla scoperta di suoni, ritmi e parametri musicali. Uno spazio per esplorare, stupirsi, ascoltare, condividere e imparare. Un’esperienza ludica in cui emotività, creatività e fantasia potranno esprimersi liberamente. Prenotazione obbligatoria solo online su www.museibologna.it/musica. – Ingresso: € 5,00 a partecipante Si richiede conferma o eventuale disdetta entro il giovedì precedente la data del laboratorio.
ore 10:30
In occasione della rassegna The Best of “Radici e Ali” (II incontro)
Laboratorio di danze popolari del sud Italia in 3 incontri per bambini da 6 a 8 anni e genitori. Con Paola Perrone e Gianluca Carta.
Le danze popolari sono incontro, festa, condivisione. Il laboratorio diventa un’allegra occasione per prendere coscienza di sé e sviluppare la capacità di ascolto, la sensibilità musicale, la comunicazione attraverso un linguaggio non verbale, la fantasia e la capacità di stare insieme, promuovendo l’interazione tra bambini e tra bambini e genitori. Prenotazione obbligatoria solo online su www.museibologna.it/musica. Si richiede conferma o eventuale disdetta entro il giovedì precedente la data del laboratorio.
Ingresso: € 5,00 a partecipante – Info: www.museibologna.it/musica
ore 15:30 Museo del Patrimonio Industriale – Via della Beverara, 123
“Viaggio nel mondo dei colori” – Laboratorio per bambini da 3 a 6 anni.
Esperimenti, giochi, effetti ottici e colori sono gli ingredienti di questo laboratorio dedicato al mondo dei colori. I più piccoli saranno chiamati a completare una missione: colorare Buzzy, un piccolo e timido robot, con colori nuovi che non sporcano. Questa sarà l’occasione per scoprire ed approfondire alcuni fenomeni legati alla luce, ai colori ed alle ombre. Il gioco delle ombre colorate consentirà di affrontare temi della riflessione ed assorbimento dei colori. Dopo un breve racconto accompagnato dal “Teatro delle ombre”, il disco di Maxwell farà comprendere come la sintesi additiva possa avvenire direttamente nell’occhio. Questo esperimento sarà infine ripreso con utilizzando trottole e dischi colorati che tutti i bimbi potranno provare ed eventualmente ricostruire o casa o in classe. Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì 3 marzo).
Ingresso: € 4,00 (gratuito per un accompagnatore adulto) – Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
ore 16:00 Museo Archeologico – Via dell’Archiginnasio, 2
Per il ciclo Al museo per gioco – “Parlando parole alate”
Visita-laboratorio teatrale per bambini da 8 a 11 anni a cura degli archeologi della società Aster.
Partiamo dalla ceramica attica conservata in museo, le cui iconografie spesso restituiscono famosi episodi del mito ed immagini di dei ed eroi, per riportare questi racconti alla loro forma originale, quella dell’oralità propria dei poemi omerici e della lirica arcaica. Guidati da un attore/aedo, i bambini saranno chiamati a prendere parte al processo di story telling, esprimendo opinioni, riportando le proprie conoscenze, aggiungendo frammenti o suggerendo varianti: in tal modo diventeranno parte integrante della storia che prenderà vita grazie all’apporto di tutti. Prenotazione obbligatoria allo 051 2757202, ore 9-13, dal martedì al giovedì precedenti l’appuntamento.
Ingresso: € 4,00 a bambino (gratuito per un accompagnatore adulto) fino ad esaurimento posti (max. 20) – Info: www.museibologna.it/archeologico
ore 16:00 MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – Via Don Minzoni, 14
“Like Teen Spirit. Cose dell’altro mondo?” – Laboratorio per ragazzi da 11 a 15 anni.
Una visita coinvolgente e suggestiva alla mostra “Lotsucht/Scandagliodipendenza”, una narrazione a contatto con le opere per muoversi insieme tra le sfumature accese dei colori di Jonas Burgert e quelle mutevoli dell’animo umano. Nelle tele dell’artista riconosciamo miti arcaici e contemporanei, eroi e antieroi, ambienti visionari, apocalittici, meravigliosi che evocano le sorti e le vicende dell’uomo dalle origini a oggi. Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì, dalle 9 alle 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso: € 4,00 – Info: www.mambo-bologna.org
domenica 5 marzo
ore 16:00 MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – Via Don Minzoni, 14
“Domenica al museo. Emozioni a colori” – Laboratorio per ragazzi da 8 a 11 anni.
Dopo la visita alla mostra temporanea “Jonas Burgert. Lotsucht/Scandagliodipendenza”, i partecipanti sono coinvolti in un laboratorio dove composizione, pittura e collage contribuiscono a realizzare uno scenario fantastico per ambientare l’allegoria delle proprie emozioni.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì, dalle 9 alle 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso: € 4,00 – Info: www.mambo-bologna.org
GLI ALTRI APPUNTAMENTI
venerdì 3 marzo
ore 17:30 Museo Davia Bargellini – Strada Maggiore, 44
Per il ciclo Palazzo Davia Bargellini: una dimora riscoperta
Visita guidata al palazzo e ai dipinti del XVII secolo, recentemente restaurati e ricollocati nel salone del piano nobile. Con Paolo Cova, RTI Senza titolo s.r.l. e ASTER s.r.l.
Ingresso: gratuito – Info: www.museibologna.it/arteantica
sabato 4 marzo
ore 16:00 Collegio Artistico Venturoli – Via Centotrecento, 4
“Piccoli artisti al Collegio Venturoli”
Quadri di danza a cura dell’Associazione 8cento e visita guidata al Collegio Venturoli, in collaborazione con il Museo civico del Risorgimento.
Il Collegio, nato nel 1825 per volontà dell’architetto Angelo Venturoli, ospita da due secoli giovani artisti. Nell’archivio sono custoditi importanti testimonianze della vita quotidiana dei giovanissimi ragazzi, mentre nelle sale sono esposte le loro opere. Tra ‘800 e ‘900 il Collegio ha formato i migliori artisti bolognesi.
Scene danzate con momenti teatrali saranno rappresentate dai giovanissimi danzatori del corso junior dell’Associazione 8cento, che interpretano gli allievi dodicenni del Collegio. Sceneggiatura tratta dai diari dell’Ottocento dei giovani artisti.
Visita guidata con Roberto Martorelli, Museo civico del Risorgimento. Prenotazione obbligatoria allo 051 234866 (lunedì-venerdì, ore 9-15).
Ingresso: gratuito – Info: www.museibologna.it/risorgimento
ore 17:00 Museo della Musica – Strada Maggiore, 34
In occasione della rassegna Nell’anno di… I musicisti raccontano i musicisti – “Giacomo Gorzanis Solo lute music”
Presentazione live del CD (Deutsche Harmonia Mundi, 2017) con Michele Carreca (liuto).
Italia, circa la metà del ‘500. Un giovane virtuoso del liuto, Giacomo Gorzanis, originario del sud est della penisola si stabilisce nella città di Trieste, a quell’epoca posta sotto la protezione degli Asburgo.Nulla sappiamo della sua vita prima di questo momento, se non quanto ci racconta egli stesso sulle sue pubblicazioni. Molto richiesto come virtuoso di liuto e compositore, Gorzanis entra in contatto e dedica le sue opere alle più notabili famiglie del territorio legate politicamente a Carlo II Arciduca d’Austria. La sua musica segue gli stili del momento, nei generi, nelle forme e nella ornamentazione, mostrando al tempo stesso un segno personale fortemente riconoscibile: arriva direttamente all’ascoltatore, come se fosse composta sul momento da un abile improvvisatore.
“Solo lute music” è la prima monografia sulle opere di Gorzani e contiene una larga maggioranza di prime incisioni assolute, provenienti dal suo quarto libro di intavolatura per liuto, pubblicato postumo dal figlio Massimiliano, più una selezione di brani da altre fonti.
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti – Info: www.museibologna.it/musica
domenica 5 marzo
ore 11:00 Museo del Risorgimento – Piazza Carducci, 5
“Fare l’Italia. Il Risorgimento romantico e eroico nei dipinti di Edoardo Matania (1849-1927)”
Visita guidata alla mostra con Roberto Martorelli, Museo civico del Risorgimento.
Ingresso: gratuito (non è dovuto il pagamento del biglietto d’ingresso al museo in quanto prima domenica del mese)
Info: www.museibologna.it/risorgimento
ore 16:00 Museo del Patrimonio Industriale – Via della Beverara, 123
“Il lavoro in fornace” – Visita guidata.
L’industria del laterizio ha a Bologna una lunghissima tradizione. L’architettura cittadina ne reca tracce evidenti sia nei materiali di costruzione che negli inserti decorativi di chiese e palazzi del centro storico. Lo sviluppo della città al di fuori dell’antica cerchia muraria trecentesca – tra XIX e XX secolo – avvenne in concomitanza con la nascita di numerose e moderne fornaci lungo il canale Navile. Il percorso proposto si articola proprio attorno alla storia della Fornace Galotti del Battiferro (costruita nel 1887 e attuale sede del museo), alla tecnologia degli impianti, all’innovazione costituita dalla cottura continua nel forno Hoffmann e al ciclo di lavorazione dei laterizi. Quest’ultimo seguiva regole e rituali precisi: dalla scelta dell’argilla, alla sua areazione, all’impasto, sino al processo di essiccazione che precede la cottura e che avveniva al primo e al secondo piano della fornace. Le numerose sopravvivenze di archeologia industriale nell’area permettono inoltre di approfondire le problematiche legate all’espansione urbanistica della città e alla sua crescita industriale tra fine Ottocento e inizio Novecento. Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì 3 marzo).
Ingresso: gratuito (non è dovuto il pagamento del biglietto d’ingresso al museo in quanto prima domenica del mese)
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
ore 16:00 MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – Via Don Minzoni, 14
“Visita guidata alla Collezione Permanente MAMbo”
Una visita guidata alla Collezione Permanente per avvicinarsi alla storia dell’arte italiana, dalla metà degli anni Cinquanta a oggi, attraverso l’attività dell’ex Galleria d’Arte Moderna di Bologna e le successive acquisizioni del MAMbo. Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì dalle 9 alle 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso: € 4,00 (non è dovuto il pagamento del biglietto d’ingresso al museo in quanto prima domenica del mese). Per i convenzionati e i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00
Info: www.mambo-bologna.org
ore 16:30 Collezioni Comunali d’Arte, Palazzo d’Accursio – Piazza Maggiore, 6
“Chiara Lecca. A fior di pelle”
Visita guidata alla mostra con una delle curatrici, Silvia Battistini, e con la partecipazione dell’artista.
All’interno del percorso espositivo delle Collezioni Comunali d’Arte, l’artista si inserisce con un intervento che conduce lo sguardo dello spettatore su una soglia tra realtà e illusione attraverso quattro installazioni ambientali, di cui una appositamente realizzata per questa occasione.
Ingresso: gratuito (non è dovuto il pagamento del biglietto d’ingresso al museo in quanto prima domenica del mese)
Info: www.museibologna.it/arteantica
ore 17:00 Museo della Musica – Strada Maggiore, 34
In occasione della rassegna Nell’anno di… I musicisti raccontano i musicisti – “Amor tiranno, sguardi armoniosi”
Un’Accademia musicale bolognese del Seicento.
Per “Ri-Creazioni: le collezioni museali raccontate”, incontro a cura di Athena Musica, gruppo di studio attivo nel Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna. Con Paolo Gozza e Federica Sargolini.
Il libretto per musica “Amor Tiranno” (1649), si presta a ri-creare l’immaginario amoroso dell’aristocrazia bolognese di metà ‘600, che accorda in una nobile Accademia cittadina le arti sorelle della Poesia, della Musica e della Bellezza metafisica.
“Nell’anno di…” è la rassegna di narrazioni musicali in cui i musicisti in prima persona raccontano in parole e musica la loro arte, ispirati dagli anniversari musicali dell’anno.
Ingresso: gratuito fino ad esaurimento posti – Info: www.museibologna.it/musica
MOSTRE
Museo del Risorgimento – Piazza Carducci, 5
“Fare l’Italia. Il Risorgimento romantico e eroico nei dipinti di Edoardo Matania (1849-1927)”, fino al 2 aprile 2017
Se Giuseppe Verdi creò la colonna sonora dell’unità d’Italia, la sua immagine fu immortalata da Edoardo Matania. Su richiesta dell’editore Emilio Treves, il grande illustratore napoletano realizzò una serie di dipinti che, tra fedeltà al dato storico e mitologia eroica, ripercorrono il Risorgimento a partire da Gioacchino Murat (1815) fino alla proclamazione di Roma a capitale del nuovo Regno (1871). Tradotte in illustrazioni a stampa, le opere di Matania divennero ben presto popolarissime, contribuendo in misura decisiva a delineare e a trasmettere alle epoche successive i tratti del Risorgimento e dei suoi protagonisti.
La mostra presenta per la prima volta riuniti insieme una cinquantina di quei dipinti. Sono inoltre esposte stampe e pubblicazioni conservate presso la biblioteca del Museo del Risorgimento, che documentano il successo di questa importante operazione di costruzione di una memoria collettiva nazionale.
La mostra è realizzata grazie ad Enrico Gallerie d’Arte – Milano / Genova, in collaborazione con il Comune di Genova ed il Museo del Risorgimento – Istituto Mazziniano di Genova.
Info: www.museibologna.it/risorgimento
Museo Medievale – Via Manzoni, 4
“Martino Genchi. Raccogli la cosa nell’occhio”, fino al 26 marzo 2017
Si intitola “Raccogli la cosa nell’occhio” il progetto di Martino Genchi appositamente ideato per il Museo Medievale.
Invitato a confrontarsi con un contesto in cui la lacunosità di alcuni reperti di epoca medievale costituisce un principio fondante per l’allestimento espositivo, Genchi sceglie di posare il proprio sguardo non su ciò che sopravvive come testimonianza frammentaria del passato, bensì sulla memoria attiva di ciò che appare nella sua assenza a causa del disfacimento della storia.
I danneggiamenti e i vuoti generati da terremoti, spoliazioni e cancellazioni, vengono interpretati dall’artista come segnali di un conflitto tra ricerca di eternità e consunzione del quotidiano, per essere trasformati in fenomeni visivi: oggetti dello sguardo che si aggiungono a quelli esposti all’interno del display museale. L’intervento concepito da Genchi si insinua infatti nelle profondità delle opere non per sondarne l’intenzione semantica, ma per indagarne le parti mancanti che ne compromettono una rappresentazione formale compiuta, e proprio per questo, continuano a echeggiare per lunghe distanze temporali la necessità di trasmissione della propria percezione, oltre la soglia di ciò che è accessibile all’occhio.
L’artista interagisce infatti con le sue collezioni e i suoi spazi architettonici attraverso un percorso di installazioni poligonali, in alcuni casi delimitate da cornici in alluminio anodizzato argenteo, fissate in sospensione alle pareti da tiranti, che affiorano come espressioni mediate di un tempo trascorso non più visibile attraversando sei sale del museo, tra piano interrato, piano terra e primo piano come un fluido dispositivo di compatta coerenza formale.
Il progetto è accompagnato dal contributo critico di Claudio Musso. Si ringrazia la Galleria Michela Rizzo per la gentile collaborazione e il prezioso supporto.
Il progetto è promosso dall’Istituzione Bologna Musei nell’ambito della sezione ART CITY Polis della quinta edizione di ART CITY Bologna.
Info: www.museibologna.it/arteantica
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – Via Don Minzoni, 14
“Jonas Burgert. Lotsucht / Scandagliodipendenza”, fino al 17 aprile 2017
Il MAMbo presenta la prima personale in Italia dell’artista tedesco Jonas Burgert.
“Lotsucht / Scandagliodipendenza”, curata da Laura Carlini Fanfogna, propone negli ampi spazi della Sala delle Ciminiere 38 dipinti, prevalentemente di grandi dimensioni, creati dall’artista nell’ultimo decennio.
Jonas Burgert, con ogni composizione, con ogni singola pennellata dipinge veri e propri scenari. Le sue opere raffigurano la sua visione della rappresentazione teatrale che costituisce l’esistenza umana, dell’inesauribile bisogno dell’uomo di dare un senso, una direzione e uno scopo alla propria vita. La ricerca si apre ad ogni sfera della ragione, dell’immaginazione e del desiderio generando tele di grandi dimensioni, affollate di figure fantastiche di proporzioni diverse: ci sono scimmie e zebre, scheletri e arlecchini, amazzoni, bambini, a volte il pittore stesso. Questa dinamica soprannumeraria genera un senso di forte inquietudine in chi guarda: i soggetti raffigurati indossano maschere e costumi, ci sono pareti e pavimenti che si squarciano rivelando cumuli di corpi o liquidi incandescenti, mentre un buio inspiegabile incombe ovunque.
Lo scandaglio che troviamo nel titolo della mostra appare con frequenza nelle opere di Jonas Burgert. Scandagliare compulsivamente la realtà in un cimento perpetuo è la passione, l’ossessione dell’artista. Metaforicamente il filo a piombo simboleggia l’equilibrio interiore e la ricerca spirituale. Burgert privilegia l’analisi dei grandi temi esistenziali, in un percorso di approfondimento che non disdegna di avventurarsi in angoli ignoti per esplorare sentimenti, emozioni, ossessioni, demoni, per ridefinire, prova dopo prova, un rinnovato “ubi consistam”, per ripristinare il punto di equilibrio dopo l’abbandono di ogni saldo appoggio nel tentativo di ampliare i limiti della conoscenza personale e rinsaldare le ragioni di vita hic et nunc, per ristabilire il centro di gravità dopo ogni nuova, anche estrema, esperienza.
Si ringrazia Blain|Southern Gallery per la gentile collaborazione e il prezioso supporto. La mostra rientra nella sezione ART CITY Polis della quinta edizione di ART CITY Bologna.
Info: www.mambo-bologna.org
Museo della Musica – Strada Maggiore, 34
“Marco Di Giovanni. Orizzonte degli eventi”, fino al 12 marzo 2017
Il Museo della Musica accoglie il progetto espositivo di Marco Di Giovanni “Orizzonte degli eventi”, nel segno di una trasversalità di generi artistici e idiomi musicali che avvicina alle pratiche artistiche contemporanee le preziose collezioni del museo che documentano la storia della musica europea dal XIII al XIX secolo.
“Orizzonte degli eventi” ricontestualizza alcuni fra i lavori più emblematici realizzati da Marco Di Giovanni negli ultimi anni. L’intervento, appositamente ideato in funzione di due ambienti del museo, acquisisce una pregnanza di particolare densità per la capacità dell’artista di concentrare la sua dimensione espressiva entro un percorso multidisciplinare di complessa configurazione compositiva. Per le sale dedicate agli eventi temporanei Di Giovanni concepisce infatti un display di rigorosa logica immanente che, attraverso una fitta rete di interrelazioni tra diversi linguaggi come scultura, disegno, installazione sonora e performance, invita il pubblico ad andare oltre la soglia del visibile, coinvolgendolo in un’avvolgente esperienza immersiva.
Il progetto, a cura di Sabrina Samorì, rientra nella sezione ART CITY Polis della quinta edizione di ART CITY Bologna.
Info: www.museibologna.it/musica
Casa Morandi – Via Fondazza, 36
“Ornaghi & Prestinari. Grigio Lieve”, fino al 12 marzo
La mosta “Grigio Lieve” di Ornaghi & Prestinari offre una nuova prospettiva di confronto con la pratica artistica di Giorgio Morandi.
Ricostruendo lo studio del maestro bolognese attraverso un modello virtuale 3D, Valentina Ornaghi e Claudio Prestinari hanno riletto le opere e la poetica di Morandi, ricreando i set dei dipinti e le rispettive composizioni, per dedurne le viste nascoste attraverso cui hanno modellato coni d’ombra in assenza degli oggetti. Gli artisti hanno lavorato sulla possibilità di dare una forma concreta e tridimensionale alle ombre di quegli oggetti tanto amati e ricorrenti nelle celebri nature morte morandiane. Ne è derivata la produzione di una serie di sculture in plastilina in seguito diventate soggetto degli scatti fotografici che si vedono esposti, insieme alle sculture stesse e a un video, negli spazi di Casa Morandi.
“Grigio Lieve” è una ricerca sulle possibilità della luce e sulle stratificazioni del passaggio del tempo, sulla scultura intesa più come dispositivo e attitudine, sulla luce che conferisce un certo ritmo alle superfici, disegna volumi e ombre nell’immaterialità dell’immagine.
La ricerca dei due giovani artisti milanesi, partendo dall’esercizio quotidiano di Giorgio Morandi, propone anche una riflessione sul ruolo della fotografia nella traduzione bidimensionale della scultura, che rende palpabile la relatività del tempo e del punto di vista, l’attitudine a frammentare la visione globale.
Il progetto, a cura di Roberto Pinto, rientra nella sezione ART CITY Polis della quinta edizione di ART CITY Bologna.
Info: www.mambo-bologna.org
Collezioni Comunali d’Arte, Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore, 6
“Chiara Lecca. A fior di pelle”, fino al 19 marzo 2017
Le Collezioni Comunali d’Arte si aprono a uno scenario tra realtà e illusione con la mostra “A fior di pelle” di Chiara Lecca.
All’interno dell’ampio percorso museale situato al secondo piano di Palazzo d’Accursio, in cui è custodito un ricco patrimonio artistico databile dal Duecento agli inizi del Novecento, l’artista interviene in quattro sale (I, IV, XII, XVI) disseminando installazioni che sottolineano la studiata interazione con le peculiari caratteristiche degli ambienti storici in cui si inseriscono.
Fin dagli esordi, la ricerca artistica di Chiara Lecca si focalizza sulla relazione tra uomo e natura per farne emergere la frattura operata dalla società contemporanea e la contraddittorietà insita nel comportamento collettivo umano di rimozione della parte istintiva e selvaggia in contrapposizione alla sfera razionale. Il suo lavoro induce lo spettatore a interrogarsi e a ripensare la propria origine attraverso un immaginario di perturbante forza visionaria, in cui l’elemento animale diventa materia per un processo di ambigua alterazione semiotica.
La mostra, a cura di Sabrina Samorì e Silvia Battistini, rientra nella sezione ART CITY Polis della quinta edizione di ART CITY Bologna.
Info: www.museibologna.it/arteantica
“Algardi, Bernini, Velázquez: tre ritratti a confronto”, fino all’8 maggio 2017
I Musei Civici d’Arte Antica, in collaborazione con i Musei Capitolini di Roma, espongono per la prima volta a Bologna un dipinto di Diego Velázquez (1599-1660).
Nella Sala Urbana delle Collezioni Comunali d’Arte è visibile il “Ritratto di uomo” della Pinacoteca Capitolina, che la critica ha supposto possa essere un autoritratto del celebre artista spagnolo.
L’arrivo del quadro a Bologna, che offre anche l’occasione per ricordare il passaggio dello stesso grande pittore spagnolo nella nostra città nel corso del suo primo viaggio in Italia (1629-1641), presta lo spunto per costruire un breve percorso su alcuni momenti della storia del ritratto nella Roma della prima metà del Seicento, in cui si assiste ad una nuova formulazione di questo specifico genere artistico, destinata a grande fortuna.
La mostra, a cura di Massimo Medica e Mark Gregory D’Apuzzo, accosta infatti allo straordinario dipinto dell’artista spagnolo due opere dei Musei Civici bolognesi, ugualmente significative: il “Busto di papa Gregorio XV” (1621-1622) di Gian Lorenzo Bernini (1598-1680), esemplare in bronzo derivato dal prototipo in marmo richiesto dal cardinal nipote Ludovico Ludovisi in occasione della salita dello zio al soglio pontificio, e la “Testa di San Filippo Neri” (realizzata intorno al 1640) di Alessandro Algardi (1595-1654), modellata in cera rossa e ricavata dalla maschera funeraria del Santo conservata nella chiesa della Vallicella a Roma. Tre ritratti, dunque, uno in pittura e due in scultura.
Info: www.museibologna.it/arteantica
Museo Morandi – Via Don Minzoni, 14
“Attualità di Morandi. Opere donate al Museo dal 1999 ad oggi”, fino al 19 marzo 2017
Il Museo Morandi dedica una intera sala del proprio percorso all’esposizione di una serie di opere che dal 1999 a oggi sono entrate a far parte della collezione a seguito di generose donazioni da parte di artisti che, nel loro percorso di ricerca estetica, hanno dichiaratamente guardato all’opera di Giorgio Morandi.
David Adika, Julius Bissier, Ada Duker, Alexandre Hollan, Joel Meyerowitz, Zoran Music, Wayne Thiebaud e Marco Maria Zanin sono gli autori dei 19 lavori esposti, diversi per tecnica e soggetto. Attraverso un confronto dialettico con le opere di Morandi si intende offrire al visitatore una nuova chiave di lettura e interpretazione del suo universo artistico, nonché ribadirne la forte presenza nell’immaginario culturale globale e la sua influenza sulla cultura visiva internazionale.
L’isolamento estetico dell’oggetto o dei gruppi di oggetti e l’apparente ripetitività della rappresentazione, che ritroviamo nelle opere di Thiebaud; la costruzione volumetrica e architettonica dello spazio dove anche il vuoto si fa forma nelle foto di Ada Duker; la dimensione atemporale e metafisica dell’oggetto nelle foto di Adika, Meyerowitz e Zanin; “i silenzi colorati” degli acquerelli di Hollan; la pulizia dell’immagine e il tono cromatico degli acquerelli di Music e Bissier; tutto ciò rimanda al rigoroso atteggiamento di Morandi nei confronti della pratica artistica, intesa come momento di indagine euristica, ovvero occasione per un’analisi obiettiva del dato naturale, territorio dove si celano incanto poetico ed emozione lirica.
Comprendere questo aspetto della ricerca morandiana significa ricondurre la sua esperienza estetica ad un atteggiamento fenomenologico che si esplica nella sua affermazione dell’essere e dell’esistere e nella sua intuizione eidetica che consente di cogliere l’essenza delle cose.
La mostra, a cura di Alessia Masi, rientra nella sezione ART CITY Polis della quinta edizione di ART CITY Bologna.
Info: www.mambo-bologna.org
Museo Medievale – Via Manzoni, 4
“San Domenico: il volto del Santo nei codici miniati del Museo Civico Medievale 1216-2016”, fino all’11 giugno 2017
In occasione dell’Ottavo Centenario della conferma della regola dell’Ordine dei Predicatori (1216-2016), la piccola esposizione, curata da Ilaria Negretti e Paolo Cova, è dedicata allo studio iconografico delle miniature di Domenico rintracciate nei codici Due-Trecenteschi conservati nella collezione del Museo Civico Medievale.
«…era di statura media, di corporatura delicata, la faccia bella e un poco rossa, i capelli e la barba leggermente rossi, belli gli occhi. Dalla sua fronte, e fra le ciglia, irraggiava un certo splendore, che attirava tutti a venerarlo e ad amarlo. Sempre ilare e giocondo, se non mosso a compassione per qualche afflizione del prossimo. Aveva le mani lunghe e belle. Aveva una grande voce bella e risonante. Non fu affatto calvo, ma aveva la corona della rasura del tutto integra, cosparsa di pochi capelli bianchi.»
In questa mirabile descrizione di Domenico di Guzmán la beata Cecilia Cesarini, partecipe della prima esperienza del nuovo ordine, tratteggia con realismo la sua fisionomia. È interessante notare come le immagini più antiche, realizzate nella seconda metà del XIII secolo, a qualche decennio di distanza dalla morte del Santo (1221), paiono tramandare la memoria del suo vero volto.
Info: www.museibologna.it/arteantica
Museo del Patrimonio Industriale – Via della Beverara, 123
“Il valore della tecnica: 120 anni di Officine Ortopediche Rizzoli”, fino al 16 aprile 2017
La mostra, a cura di Officine Ortopediche Rizzoli, presenta pannelli illustrativi, oggetti – fra cui protesi, strumenti, banconi da lavoro – diversi exhibit, videoproiezioni e apparati multimediali, suddivisi in 6 ambiti tematici, che consentono di ricostruire la storia delle Officine Ortopediche Rizzoli dal 1896 ad oggi, sottolineando le scelte, le ricerche, gli indirizzi innovativi che hanno portato a sviluppare tecnologie d’avanguardia.
Il fondatore Francesco Rizzoli dedicò la vita alla medicina, contribuendo concretamente alla nascita dell’Istituto ortopedico (1896) dando come obiettivi il «progresso delle scienze, del bene dell’umanità e del patrio decoro».
Negli anni tra le due guerre mondiali le Officine si specializzarono nella produzione di protesi e ausili per le persone, introducendo, negli anni 1950-’70, anche materiali adatti a soddisfare le esigenze funzionali ed estetiche di un mondo in rapido mutamento.
Le tendenze degli ultimi 30 anni vedono introdurre tecnologie sofisticate e innesti robotici per concorrere non solo al pieno recupero della funzionalità anatomica, ma per consentire di raggiungere anche prestazioni inattese in molteplici campi della vita attiva.
Oggi, dopo 120 anni la sfida non è ancora conclusa: per tenere fede all’idea del fondatore, ossia la vicinanza al paziente nel suo recupero funzionale, Officine Ortopediche Rizzoli è entrata nel gruppo ab medica holding, una realtà leader nella produzione e distribuzione di tecnologie medicali, con una prospettiva di sviluppo sempre più vicina alle esigenze delle persone.
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
L’Istituzione Bologna Musei racconta, attraverso le sue collezioni, l’intera storia dell’area metropolitana bolognese, dai primi insediamenti preistorici fino alle dinamiche artistiche, economiche, scientifiche e produttive della società contemporanea.
Un unico percorso diffuso sul territorio, articolato per aree tematiche.
Archeologia, storia, storia dell’arte, musica, patrimonio industriale e cultura tecnica sono i grandi temi che è possibile affrontare, anche attraverso percorsi trasversali alle varie sedi.
Fanno parte dell’Istituzione Bologna Musei: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, Museo Morandi, Casa Morandi, Villa delle Rose, Museo per la Memoria di Ustica, Museo Civico Archeologico, Museo Civico Medievale, Collezioni Comunali d’Arte, Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, Museo del Patrimonio Industriale, Museo e Biblioteca del Risorgimento, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, Museo della Tappezzeria “Vittorio Zironi”. Info: www.museibologna.it.
La Card Musei Metropolitani di Bologna è il nuovo servizio attivato in occasione del IX centenario del Comune di Bologna per ampliare l’accessibilità al patrimonio storico artistico della città: un abbonamento che offre accesso illimitato alle collezioni permanenti e ingresso a prezzo ridotto alle mostre temporanee di tanti musei della città e dell’area metropolitana. Vale 12 mesi e costa 25 euro: tutte le informazioni sono disponibili sul sito cardmuseibologna.it.
INDIRIZZI E RECAPITI
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi
via Don Minzoni 14 – tel. 051 6496611
aperto: martedì, mercoledì, domenica e festivi: ore 10-18; giovedì, venerdì e sabato: ore 10-19
Casa Morandi
via Fondazza 36 – tel. 051 6496611
aperto: su prenotazione solo nei seguenti giorni e orari:
da ottobre a maggio venerdì e sabato ore 14-16; domenica: ore 11-13
da giugno a settembre venerdì e sabato ore 17-19; domenica: ore 11-13
Villa delle Rose
via Saragozza 228/230 – tel. 051 436818 – 6496611
aperto: in occasione di eventi espositivi
Museo per la Memoria di Ustica
via di Saliceto 3/22 – tel. 051 377680
venerdì, sabato e domenica: ore 10-18
Museo Civico Archeologico
via dell’Archiginnasio 2 – tel. 051 2757211
aperto: martedì – venerdì: ore 9-15; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30
Museo Civico Medievale
via Manzoni 4 – tel. 051 2193916 – 2193930
aperto: martedì – venerdì: ore 9-15; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30
Collezioni Comunali d’Arte
Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6 – tel. 051 2193998
aperto: martedì – venerdì: ore 9-18.30; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30
Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini
Strada Maggiore 44 – tel. 051 236708
aperto: martedì – sabato: ore 9-14; domenica e festivi: ore 9-13
Museo internazionale e biblioteca della musica
Strada Maggiore 34 – tel. 051 2757711
aperto: martedì – venerdì: ore 9.30-16; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30
Museo del Patrimonio Industriale
via della Beverara 123 – tel. 051 6356611
aperto: martedì, mercoledì, giovedì, venerdì: ore 9-13; sabato: ore 9-13 e 15-18; domenica: ore 15-18
Museo civico del Risorgimento
Piazza Carducci 5 – tel. 051 347592
aperto: martedì – domenica: ore 9-13