GLI INGANNI DELL’AMORE

Performing Arts a cura di Laura Bevione

Molti di voi ricorderanno il sontuoso film con John Malkovich, Glenn Close, Michelle Pfeiffer, Uma Thurman e Keanu Reeves, magistralmente diretti da Stephen Frears. Certo è che Les Liaisons dangereuses – ovvero Le relazioni pericolose –  il romanzo epistolare scritto prima dello scoppio della rivoluzione francese dal nobile Choderlos de Laclos, suggerisce immediatamente lusso e lussuria, spregiudicatezza e aristocratico ennui.  La trama – com’è noto – verte sulle ciniche macchinazioni della Marchesa di Merteuil e del suo complice – almeno per buona parte della fabula – il nobile Valmont. Intrighi e inganni che hanno come vittime due giovani, Cècile e Danceney, così come l’irreprensibile Madame de Tourvel.

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Giochi pericolosissimi che lasceranno tutti i personaggi coinvolti, compresa la manovratrice Marchesa, ineluttabilmente scottati. Una vicenda articolata e frenetica, un fatale girotondo dei sentimenti che, da più di due secoli, appassiona lettori di differenti età ed estrazione sociale, poiché incentrato su quell’atavico istinto di sopravvivenza che si concretizza nella perenne lotta per ottenere l’amore – o quantomeno un suo convincente e soddisfacente simulacro – combattuta dagli esseri umani. Una “guerra” esemplificata da affermazioni – questa messa sulla punta del pennino della Marchesa – quali: «quando una donna mira al cuore di un’altra donna, difficilmente lo manca, e la ferita è inevitabilmente fatale».  Una materia incandescente che Elena Bucci e Marco Sgrosso hanno adattato e diretto e ora interpretano sul palcoscenico in una riduzione teatrale del romanzo di Laclos in cui compare lo stesso autore – interpretato da Gaetano Colella – impegnato a tessere dal vivo la trama della vicenda e a dare voce a Cècile, Danceney e a Madame de Tourvel. Bucci e Sgrosso incarnano, naturalmente, la Marchesa e Valmont, facendone due «vampiri allo specchio, assetati di linfa vitale, arditi nelle mosse di un gioco al massacro, paurosi di perdere il controllo, assediati dal desiderio di potere». Al termine dello spettacolo, nondimeno, il sottile filo di questo pericolassimo gioco sfugge alle loro stesse mani: Valmont si innamora per davvero, la Marchesa è costretta a specchiarsi nella propria desolata solitudine. Una partita in cui non ci sono vincitori, neanche – anzi, si tratta del giocatore maggiormente umiliato – l’amore vero. Una sconfitta che lo spettacolo di Bucci e Sgrosso – prodotto dal Centro Teatrale Bresciano in collaborazione con la compagnia Le Belle Bandiere – mette in scena con l’intelligenza, l’ironia e la cura che sono proprie ai due artisti e di cui potrete essere coinvolti testimoni comodamente seduti nella platea del teatro Santa Chiara Mina Mezzadri di Brescia fino al 14 maggio.

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