ART COUTURE by Alberto Gelli |•|
Se pensiamo ad un’opera d’arte il nostro cervello la posiziona automaticamente all’interno di un museo o di una galleria, in realtà alcune opere d’arte si mescolano e dialogano con il paesaggio e l’ambiente circostante. E’ il caso della LAND ART una espressione creativa che si fonde ed enfatizza il paesaggio, utilizzando solo materiali autoctoni in nuove forme e ritmi.
Con la definizione di LAND ART, e con quella di EARTH WORKERS, vengono indicate quelle operazioni artistiche che a partire dal 1967-68, in particolare negli Stati Uniti d’America, nei crocevia di New York e nei luoghi sconfinati dell’ovest americano, sono realizzati da un gruppo di artisti che si auto-definiscono “fanatici della natura”, desiderosi di valutare il potere dell’arte al di fuori degli ambienti istituzionali, intervenendo direttamente nei territori naturali, negli spazi incontaminati, facendo emergere nuove armoniche emozioni.
La particolarità della LAND ART è stata quella di un intervento sulla natura e nella natura non a scopo edonistico, ma per coscienza dell’uomo su elementi che presentano un ordine naturale. Questi messaggi sono stati raccolti da alcuni stilisti che nell’estate 2020 hanno proposto abiti e accessori realizzati solo in materiali naturali come la paglia o la rafia, allineandosi cosi al trend eco/natural.
Dior, Oscar de la Renta e Simone Rocha sono solo alcuni dei nomi che hanno utilizzato questi materiali naturali, adoperati per sperimentare nuove texture di abiti e accessori. Sono un chiaro richiamo all’importanza della natura che torna sorprendentemente in lavorazioni antiche.
Questa tendenza “intreccia” anche la creatività degli stilisti che sostituiscono i tessuti pregiati con la rafia e realizzano shopper che ricordano gli antichi panieri intrecciati delle passate generazioni.