BIANCO & NERO

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Il nero e il bianco, una coppia di due non colori. Questo rapporto di relazionalità biunivoca, rintracciabile nelle forme della moda, è tale da non accordare ai due partner una qualche sostanza indipendente, accertabile prima dello stabilirsi del reciproco incontro. Il nero è fra tutti i colori quello più popolare, opportuno elegante. Contribuisce a sfinare la figura, si addice a ogni età e a qualsiasi circostanza. Un colore a cui non si può rinunciare. Il bianco, colore opposto al nero, esattamente come quest’ultimo è un colore assoluto. Non tollera alcuna impurità, alcuna inclinazione, alcuna ombra, pena il suo decadere nel grigio o nell’infinita gamma delle sfumature cromatiche. Il rigoroso senso estetico di Coco Chanel viene elaborato dinanzi alle immagini di Aubazine, il bianco, il nero e tutte quelle “C” intrecciate che sono la genesi dello stile della couturier più famosa degli anni ’20; un’antinomia visiva, potenziale espressione del “Quadrato nero” di Malevič. Un’invenzione linguistica che si fa dicotomica nell’eleganza riduzionista dell’op(tical) art che contagia la moda. In questi anni le donne indossano abiti a trapezio spesso a collo alto e senza maniche, da abbinare a stivali dai tacchi altissimi proposti spesso in bianco. Si pensi a due celebri collezioni come Optical e Alluminio realizzate da Germana Marucelli, con la collaborazione di Getulio Alviani. E che dire della Maison Margiela, che arriva a svuotare persino le etichette bianche o con numeri cerchiati a 0 a 23. Perfino il gessato proposto da Armani, in questa prospettiva, funziona a meraviglia. Quasi traslocato dallo stilista, dalla pittura di Frank Stella. Jil Sander rivela la sua invitabile attrazione verso il nero, il bianco e le forme pure e minime, che più tardi Raf Simons, alla direzione artistica del marchio, proietterà verso un Neominimalismo. Il b/n variamente combinati sempre stridenti, abbacinanti nei loro contrasti, si continuano a vedere nelle creazioni di Tom Ford o Viktor & Rolf, esprimendo l’infinito gioco bicromatico dell’unità degli opposti.

a cura di Estella Orazi

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