APPUNTAMENTI IN PROGRAMMA
DA VENERDÌ’ 14 A GIOVEDI’ 20 APRILE 2017
Ogni settimana i Musei Civici di Bologna propongono un ricco calendario di appuntamenti, per svelare le loro collezioni e raccontare aspetti ed episodi inediti e curiosi della storia della città, anche attraverso punti di vista differenti e insoliti accostamenti fra le diverse collezioni.
Conferenze, laboratori, concerti, visite guidate, visite in lingua sono i principali “strumenti” di questo racconto, che si dispiega lungo millenni di storia, dai primi utensili in pietra di uomini vissuti 800.000 anni fa ai prodotti dell’attuale distretto industriale, dalla pittura alle varie forme dell’arte moderna e contemporanea, dalla musica alle grandi epopee politiche e civili.
Ultimi giorni per visitare le mostre “Il valore della tecnica: 120 anni di Officine Ortopediche Rizzoli” al Museo del Patrimonio Industriale, aperta fino a domenica 16 aprile, e “Jonas Burgert. Lotsucht / Scandagliodipendenza” al MAMbo, che chiude i battenti lunedì 17 aprile.
Si ricorda che i musei sono aperti anche a Pasqua e il Lunedì dell’Angelo, con orario festivo.
IN EVIDENZA
domenica 16 aprile
ore 15:30 Museo del Patrimonio Industriale – Via della Beverara, 123
“Sorpresa!” – Laboratorio per ragazzi da 6 a 12 anni. Apertura straordinaria del museo dalle 15 alle 18.
Il laboratorio è dedicato alle “sorprese della scienza”, cioè a quelle scoperte che sono avvenute in modo quasi del tutto casuale o addirittura sono frutto di errori! Da Archimede, che mentre faceva il bagno, sentendo una spinta dell’acqua verso l’alto intuì la legge dei corpi galleggianti e tale fu la sua eccitazione che, balzando fuori dalla vasca, si mise a correre nudo per le strade di Siracusa urlando in greco “eureka!”, agli esperimenti di Galvani con le rane, dalla scoperta del legame fra elettricità e magnetismo di Oersted, fino alla più recente invenzione dei post-it, i famosi blocchetti adesivi gialli scoperti casualmente mentre si cercava la colla perfetta, i giovani scienziati potranno sperimentare direttamente alcuni momenti della scienza che hanno rappresentato una inaspettata quanto sorprendente scoperta. Quante cose si possono nascondere dentro un pacchetto! Storie ed esperimenti per sorprendersi e imparare a sorprendere gli amici.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì 14 aprile).
Ingresso: € 4,00 (gratuito per un accompagnatore adulto) – Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
PER I BAMBINI
venerdì 14 aprile
ore 8:30–12:30 / 14:00–18:00 MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – Via Don Minzoni, 14
“Sto al MAMbo per le Feste” – Giornate d’Arte al Museo per bambini e ragazzi da 5 a 11 anni.
Per le Feste di Pasqua, durante le vacanze scolastiche, il Dipartimento educativo MAMbo propone anche quest’anno giornate d’arte dedicate a bambini e ragazzi. Nuove e coinvolgenti attività di laboratorio dedicate alla mostra di Jonas Burgert e alle mostre didattiche “… e ha fatto anche un libro per bambini”, a cura di Corraini Edizioni, e “Hansel e Gretel”, a cura di Canicola, entrambe in collaborazione con Dipartimento educativo MAMbo e Bologna Children’s Book Fair.
Un servizio per le famiglie che possono regalare ai figli esperienze di gioco a contatto con l’arte, le parole e la creatività.
Prenotazione obbligatoria – per ogni giornata minimo 6 e massimo 30 partecipanti – allo 051 6496626 / 6496628 oppure mamboedu@comune.bologna.it.
I temi della giornata:
– mattina: “Vivi e vegeti ma non vegetali”
A partire dalle straordinarie ed immersive tele del pittore tedesco Jonas Burgert in mostra al MAMbo, negli spazi del Dipartimento educativo metteremo in scena alcuni Tableau Viavant, dei veri e propri quadri viventi, ispirati anche a famose tele della Storia dell’arte come “La zattera della Medusa” di Théodore Géricault ma ambientati in scenari apocalittici e distopici dove la natura è ormai solo un lontano ricordo .
– pomeriggio: “Chi è buono? Chi è cattivo?”
Come è fatta una strega cattiva per davvero? L’apparenza svela o nasconde l’identità? A partire da Hansel e Gretel a fumetti di Sophia Martineck, ragioneremo insieme sulla figura della “cattiva” della fiaba cercando di osservarla, ripensarla e disegnarla in modo personale mettendone in risalto gli aspetti rassicuranti e quelli più paurosi.
Ingresso: € 15 ogni mattina o pomeriggio – Info: www.mambo-bologna.org
martedì 18 aprile
ore 8:30-12:30 / 14:00-18:00 MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – Via Don Minzoni, 14
“Sto al MAMbo per le Feste” – Giornate d’Arte al Museo per bambini e ragazzi da 5 a 11 anni.
Per le Feste di Pasqua, durante le vacanze scolastiche, il Dipartimento educativo MAMbo propone anche quest’anno giornate d’arte dedicate a bambini e ragazzi. Nuove e coinvolgenti attività di laboratorio dedicate alla mostra di Jonas Burgert e alle mostre didattiche “… e ha fatto anche un libro per bambini”, a cura di Corraini Edizioni, e “Hansel e Gretel”, a cura di Canicola, entrambe in collaborazione con Dipartimento educativo MAMbo e Bologna Children’s Book Fair.
Un servizio per le famiglie che possono regalare ai figli esperienze di gioco a contatto con l’arte, le parole e la creatività.
Prenotazione obbligatoria – per ogni giornata minimo 6 e massimo 30 partecipanti – allo 051 6496626 / 6496628 oppure mamboedu@comune.bologna.it.
I temi della giornata:
– mattina: “Bravo! Bravissimo! Bravo Signor Cage!”
“I suoni se ne stanno nella musica per rendersi conto del silenzio che li separa” Questo diceva John Cage, uno dei musicisti più innovativi di tutto il 900 che, tra le altre cose, ha scritto anche un libro per bambini in cui il fango diventa materiale con cui plasmare il mondo. Guidati dalle sue parole, realizzeremo piccole sculture di terra con cui dare forma ai suoni del silenzio: il battito di un cuore, un profondo respiro, dei passi in lontananza…
– pomeriggio: “Se le uova fossero trasparenti”
Il piccolo teatro alfabetico di Paul Cox ci servirà da spunto per realizzare uno scenario in cui ambientare improbabili associazioni come quelle pensate da Milton Glaser nel suo libro Se le mele avessero i denti e mettere in scena un originale spettacolo da filmare in stop motion.
Ingresso: € 15 ogni mattina o pomeriggio
Info: www.mambo-bologna.org
GLI ALTRI APPUNTAMENTI
sabato 15 aprile
ore 15:30 Museo del Patrimonio Industriale – Via della Beverara, 123
“La fata elettricità” – Laboratorio per ragazzi da 8 a 12 anni.
Alla fine del XIX secolo si diffuse in Europa e in America il fenomeno della “fisica popolare” col quale si mostravano al grande pubblico le curiosità del mondo scientifico, percepito allora come invisibile e misterioso e che suscitava sorpresa e meraviglia. È proprio in quel contesto che il fenomeno elettrico assunse il curioso nome di fata elettricità.
Traendo spunto da questa antica tradizione divulgativa, il Museo ha pensato di ripercorrere con piccole verifiche e giochi (come “la danza dei forzati”, “il pendolino elettrico” e “la pila con le mani”) le tappe più significative delle scoperte legate all’elettricità: dagli esperimenti di Talete di Mileto sull’elettricità statica, fino alla costruzione delle prime macchine elettrostatiche in grado di produrre scintille, all’invenzione della pila di Volta nel 1799 e agli esperimenti di Faraday sull’induzione elettromagnetica.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì 14 aprile).
Ingresso: € 4,00 (gratuito per un accompagnatore adulto) – Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
domenica 16 aprile
ore 16:00 Museo Archeologico – Via dell’Archiginnasio, 2
“Vita e morte nell’Antico Egitto” – Visita guidata con letture a cura degli archeologi della società Aster.
La leggenda di Iside e Osiride ci guiderà alla scoperta dei segreti della rinascita secondo gli antichi Egizi, mentre alcuni capitoli del “Libro dei Morti” e dei brani tratti dal secondo libro delle “Storie” di Erodoto illustreranno il loro rapporto con il mondo dell’aldilà. Rilievi funerari, oggetti di corredo, vasi canopi, ushabty, sarcofagi e mummie ci permetteranno di riscostruire l’aspetto delle divinità, gli usi funerari, i diversi tipi di mummificazione previsti e tutti i passaggi da seguire per raggiungere i “campi di Iaru”, luogo di soggiorno per la vita eterna.
Ingresso: € 4,00 + biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00 per la visita guidata (ingresso museo gratuito) – Info: www.museibologna.it/archeologico
lunedì 17 aprile
ore 16:00 Museo Archeologico – Via dell’Archiginnasio, 2
“’Non al denaro, non all’amore né al cielo’: Spoon River 2000 anni fa a Bologna” – Visita guidata a cura degli archeologi della società Aster.
Ispirandoci alla poesia dell’album di Fabrizio de André, andiamo alla ricerca delle tante storie che si nascondono tra le epigrafi del lapidario.
Tra gli altri, faremo la conoscenza di un soldato, di un porcaro, di una matrona e di una intera famiglia immigrata dalla Grecia.
Ingresso: € 4,00 + biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00 per la visita guidata (ingresso museo gratuito) – Info: www.museibologna.it/archeologico
ore 16:00 MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – Via Don Minzoni, 14
“Jonas Burgert. Lotsucht / Scandagliodipendenza”
In occasione dell’ultimo giorno di apertura, visita guidata alla prima personale in Italia dell’artista tedesco Jonas Burgert.
“Lotsucht / Scandagliodipendenza”, curata da Laura Carlini Fanfogna, rende visibili negli ampi spazi della Sala delle Ciminiere 38 dipinti, prevalentemente di grandi dimensioni, creati dall’artista nell’ultimo decennio.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì, dalle 9 alle 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso: € 4,00 + biglietto mostra (€ 6,00 intero / € 4,00 ridotto). Per i possessori della Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00 per la visita guidata + € 4,00 per l’ingresso in mostra – Info: www.mambo-bologna.org
giovedì 20 aprile
ore 18:30 MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – Via Don Minzoni, 14
Giovedì 20 aprile alle ore 18.30, nella Sala Conferenze del MAMbo, viene presentato il catalogo dell’edizione 2016 di “do ut do”, contenitore biennale di iniziative promosso dall’Associazione Amici della Fondazione Hospice Seràgnoli con la quale è in atto da anni una collaborazione con il museo. Contestualmente viene annunciata la pubblicazione di tutte le opere della collezione “do ut do”, raccolte nelle sue tre edizioni 2012, 2014 e 2016, nel portale Google Arts&Culture di Google Arts Museum. La serata vedrà la partecipazione di tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione del progetto.
Interverranno Roberto Grandi, Presidente Istituzione Bologna Musei e Alessandro Mendini, autore della “Casa do ut do” – progetto simbolo di questa edizione – e sono previsti i contributi di esperti quali Sebastiano Maffettone, Cristina Perrella e Vera Negri Zamagni.
Ingresso: gratuito fino a esaurimento posti
Info: www.mambo-bologna.org – www.doutdo.it
MOSTRE
Museo Archeologico – Via dell’Archiginnasio, 2
“Mostra degli illustratori di Bologna Children’s Book Fair 2017”, fino al 7 maggio 2017
Finalmente in città la mostra degli Illustratori 2017: per la prima volta il parterre dei talenti dell’illustrazione contemporanea, ogni anno selezionato da una Giuria internazionale, si sposta dai padiglioni della Fiera alle sale del Museo Archeologico.
75 autori, editi ed inediti, provenienti da ben 26 Paesi di culture, stili, sensibilità diversissimi tra loro: dal Cile al Sudafrica, dalla Polonia agli Stati Uniti, dal Giappone a Israele, dall’Italia all’Iran. Un momento imperdibile per vedere magnifiche illustrazioni da tutto il mondo.
Info: www.museibologna.it/archeologico
Museo Medievale – Via Manzoni, 4
“STIGMĂTA – La tradizione del tatuaggio in Italia”, fino al 30 aprile 2017
C’è un filo rosso che lega il Museo Civico Medievale a Ötzi – conosciuto anche come la Mummia del Similaun, a Nicolaj Lilin – autore del romanzo “Educazione Siberiana”, a Danilo Rossi Lajolo di Cossano – ricercatore e studioso delle tradizioni italiane del coltello e del bastone, fino ad arrivare al Museo di Antropologia Criminale “Cesare Lombroso” dell’Università di Torino: sono tutti protagonisti della prima mostra dedicata alla storia del tatuaggio italiano allestita presso il museo.
Tre sono i temi della tradizione del tatuaggio in Italia: il tatuaggio degli artigiani, il tatuaggio religioso dei cristiani e dei pellegrini, il tatuaggio dei criminali.
La mostra affronta questi temi partendo dalle origini, scavando fino ad un passato che ha radici molto lontane. Lo racconta attraverso il corpo di Ötzi e i suoi 61 tatuaggi: sono infatti i simboli della Mummia del Similaun ad aprire il percorso con un’esposizione fotografica a lui dedicata. I materiali sono messi a disposizione dal Museo Antropologico dell’Alto Adige di Bolzano.
Il Museo di Antropologia Criminale “Cesare Lombroso” dell’Università di Torino ha messo a disposizione immagini e disegni inediti di carcerati e affiliati alla malavita organizzata studiati a cavallo tra l’800 e il 900. E ancora il visitatore può entrare in contatto con la cultura del tatuaggio attraverso foto, strumenti e stampe provenienti dalle collezioni private di Danilo Rossi Lajolo di Cossano, Tattoo Museo Fercioni e dall’Art Tattoo Studio di Marco Pisa.
La mostra è organizzata dall’Associazione STIGMĂTA e si tiene in collaborazione con i Musei Civici d’Arte Antica e con la Tattoo Expò Bologna.
Info: www.museibologna.it/arteantica
Museo della Musica – Strada Maggiore, 34
“Le Meraviglie. Isabelle Arsenault”, fino al 7 maggio 2017
Per la prima volta in Italia, il Museo della Musica ospita la mostra dedicata all’universo dell’illustratrice canadese Isabelle Arsenault, in occasione di BOOM! Crescere nei libri e Bologna Children’s Book Fair
Il lavoro di Isabelle Arsenault, che si muove fra fumetto e illustrazione, è caratterizzato dall’uso peculiare del colore che racconta e si fa portavoce delle emozioni dei suoi personaggi, quasi sempre adolescenti, alle prese con i rapporti familiari e il mondo che li circonda.
In mostra sono esposte le tavole originali del primo romanzo grafico dell’artista, “Jane, la volpe e io”, insieme a quelle del suo ultimo lavoro “Louis Parmi Les Spectres” (in uscita per Mondadori), realizzati entrambi con la scrittrice canadese Fanny Britt.
Uno spazio particolare è dato anche alle due biografie di artiste illustrate dall’autrice: “Cloth Lullaby, The woven life of Louise Bourgeois” (con Amy Novesky, edito da Abrams e vincitore del BRAW 2017 come miglior libro d’arte) sull’infanzia della celeberrima artista francese Louise Bourgeois, e “Virginia Wolf” (con Kyo Maclear, edito da Rizzoli), che narra l’intenso e intricato rapporto fra Virginia Woolf e sua sorella Vanessa Bell bambine.
“Alpha” (edito da La Pastèque), un ricco abbecedario visivo che reinterpreta il codice dell’alfabeto NATO con ingegno e fantasia, è esposto fra le sale del museo, facendo da contorno visivo ai codici musicali e agli strumenti che il museo conserva.
La mostra è a cura di Hamelin Associazione Culturale in collaborazione con La Pastèque, Mondadori, Transbook Children’s Literature on the Move.
Info: www.museibologna.it/musica
Museo Morandi – Via Don Minzoni, 14
“Catherine Wagner. In Situ: Traces of Morandi”, fino al 3 settembre 2017
Il Museo Morandi prosegue nell’intento di valorizzare la propria collezione anche grazie a un programma di mostre temporanee tese ad accostare il lavoro di Giorgio Morandi all’opera di artisti che a vario titolo si sono a lui ispirati. Dopo Alexandre Hollan, Wayne Thiebaud, Tacita Dean, Rachel Whiteread e Brigitte March Niedermair, è Catherine Wagner a confrontarsi con l’opera del maestro bolognese.
Fino al 3 settembre 2017, due sale del museo ospitano la mostra “In Situ: Traces of Morandi”, a cura di Giusi Vecchi, che propone 21 lavori dell’artista americana, realizzati tra il 2015 e il 2016.
Nel corso della sua trentennale carriera, Catherine Wagner ha studiato l’ambiente costruito come metafora del modo in cui creiamo le nostre identità culturali e ha analizzato con la fotografia i modi diversi in cui l’uomo ha plasmato il mondo.
L’artista americana ha soggiornato a Bologna durante gli anni scorsi, lavorando nello studio di Casa Morandi e in quello di Grizzana per studiare l’austera logica strutturale e la poesia delle nature morte morandiane.
Wagner ha immaginato nuove composizioni di nature morte con gli oggetti che l’artista bolognese rappresentava nelle sue opere, astraendo da questi modelli, sia formalmente che concettualmente, nuove strutture attraverso la ripetizione delle immagini e la consistenza effimera dell’ombra.
Ne è nata la prima serie in mostra, intitolata “Shadows”, in cui sono fotografate solo le ombre proiettate sullo sfondo delle sue composizioni, creando immagini dematerializzate in cui gli oggetti solidi sembrano inafferrabili, racchiusi nell’aura vibrante al margine della loro parvenza, sottratti alla loro tangibile presenza nel tempo e affidati alla transitorietà dell’ombra.
Nell’altra serie, “Wrapped objects”, in cui anche gli oggetti fanno parte dell’inquadratura, l’artista li avvolge in un foglio di alluminio, per nascondere la patina del tempo che si è depositata proiettandoli in un presente astratto e senza storia.
Info: www.mambo-bologna.org
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – Via Don Minzoni, 14
“Jonas Burgert. Lotsucht / Scandagliodipendenza”, fino al 17 aprile 2017
Il MAMbo presenta la prima personale in Italia dell’artista tedesco Jonas Burgert.
“Lotsucht / Scandagliodipendenza”, curata da Laura Carlini Fanfogna, propone negli ampi spazi della Sala delle Ciminiere 38 dipinti, prevalentemente di grandi dimensioni, creati dall’artista nell’ultimo decennio.
Jonas Burgert, con ogni composizione, con ogni singola pennellata dipinge veri e propri scenari. Le sue opere raffigurano la sua visione della rappresentazione teatrale che costituisce l’esistenza umana, dell’inesauribile bisogno dell’uomo di dare un senso, una direzione e uno scopo alla propria vita. La ricerca si apre ad ogni sfera della ragione, dell’immaginazione e del desiderio generando tele di grandi dimensioni, affollate di figure fantastiche di proporzioni diverse: ci sono scimmie e zebre, scheletri e arlecchini, amazzoni, bambini, a volte il pittore stesso. Questa dinamica soprannumeraria genera un senso di forte inquietudine in chi guarda: i soggetti raffigurati indossano maschere e costumi, ci sono pareti e pavimenti che si squarciano rivelando cumuli di corpi o liquidi incandescenti, mentre un buio inspiegabile incombe ovunque.
Lo scandaglio che troviamo nel titolo della mostra appare con frequenza nelle opere di Jonas Burgert. Scandagliare compulsivamente la realtà in un cimento perpetuo è la passione, l’ossessione dell’artista. Metaforicamente il filo a piombo simboleggia l’equilibrio interiore e la ricerca spirituale. Burgert privilegia l’analisi dei grandi temi esistenziali, in un percorso di approfondimento che non disdegna di avventurarsi in angoli ignoti per esplorare sentimenti, emozioni, ossessioni, demoni, per ridefinire, prova dopo prova, un rinnovato “ubi consistam”, per ripristinare il punto di equilibrio dopo l’abbandono di ogni saldo appoggio nel tentativo di ampliare i limiti della conoscenza personale e rinsaldare le ragioni di vita hic et nunc, per ristabilire il centro di gravità dopo ogni nuova, anche estrema, esperienza.
Si ringrazia Blain|Southern Gallery per la gentile collaborazione e il prezioso supporto.
La mostra rientra nella sezione ART CITY Polis della quinta edizione di ART CITY Bologna.
Info: www.mambo-bologna.org
“… e ha fatto anche un libro per bambini”, fino al 22 aprile 2017
Cosa succede quando grandi musicisti, grafici o artisti, insomma autori spesso consociuti in tutt’altro ambito, decidono di misurarsi con il mondo dei libri per bambini? Una mostra alla scoperta dei sorprendenti albi illustrati di autori “insospettabili”, come il musicista John Cage, l’artista Paul Cox e il grafico Milton Glaser. In mostra anche altre piccole “invasioni di campo” provenienti da Ó.P.L.A, l’archivio del libro d’artista per bambini di Merano, con libri illustrati realizzati da John Lennon, Dino Buzzati ed Emilio Isgrò.
La mostra, allestita presso il Dipartimento educativo MAMbo, è organizzata da Corraini Edizioni, in collaborazione con Dipartimento educativo MAMbo e Archivio Ó.P.L.A di Merano in occasione di BOOM! Crescere nei libri e Bologna Children’s Book Fair
Orari di apertura: dal 3 all’8 aprile 2017: ore 10-19; dal 9 al 22 aprile: martedì, mercoledì e domenica ore 10-18; giovedì, venerdì e sabato: ore 10-19; lunedì chiuso; domenica 16 e lunedì 17 aprile chiuso. – Info: www.mambo-bologna.org
“Hansel e Gretel”, fino al 5 maggio 2017
In mostra le tavole realizzate da Sophia Martineck per la sua interpretazione a fumetti del grande classico dei fratelli Grimm. Un racconto senza tempo filtrato da uno sguardo contemporaneo. L’illustratrice e fumettista tedesca rilegge la storia con lirismo e leggerezza, attraverso un’atmosfera sospesa e il dinamismo di dialoghi e azioni che caratterizza il linguaggio fumetto. Accanto ai disegni originali saranno esposte riproduzioni a colori e materiali fonti d’ispirazione, in un percorso che immerge nel sapore originale della fiaba e nel processo creativo della disegnatrice.
Il libro a fumetti Hansel e Gretel fa parte della nuova collana dedicata all’infanzia “Dino Buzzati” di Canicola edizioni e rientra nel più ampio progetto “Canicola bambini” in cui il fumetto è al centro di percorsi pedagogici che promuovono la lettura e la pratica artistica attraverso la ricerca di dialogo con altre forme di narrazione.
La mostra, allestita presso la Biblioteca MAMbo, in occasione di BOOM! Crescere nei libri e Bologna Children’s Book Fair, è a cura di Canicola associazione culturale in collaborazione con Dipartimento educativo MAMbo, Goethe-Institut Rom e Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.
Orari di apertura: dal 2 al 6 aprile 2017: ore 10-13 e 14-19; dal 7 aprile al 5 maggio: martedì e giovedì ore 9-13 e 14-18; mercoledì e venerdì ore 9-14. Chiuso sabato, domenica, lunedì e martedì 25 aprile. – Info: www.mambo-bologna.org
Collezioni Comunali d’Arte, Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore, 6
“Algardi, Bernini, Velázquez: tre ritratti a confronto”, fino all’8 maggio 2017
I Musei Civici d’Arte Antica, in collaborazione con i Musei Capitolini di Roma, espongono per la prima volta a Bologna un dipinto di Diego Velázquez (1599-1660).
Nella Sala Urbana delle Collezioni Comunali d’Arte è visibile il “Ritratto di uomo” della Pinacoteca Capitolina, che la critica ha supposto possa essere un autoritratto del celebre artista spagnolo.
L’arrivo del quadro a Bologna, che offre anche l’occasione per ricordare il passaggio dello stesso grande pittore spagnolo nella nostra città nel corso del suo primo viaggio in Italia (1629-1641), presta lo spunto per costruire un breve percorso su alcuni momenti della storia del ritratto nella Roma della prima metà del Seicento, in cui si assiste ad una nuova formulazione di questo specifico genere artistico, destinata a grande fortuna.
La mostra, a cura di Massimo Medica e Mark Gregory D’Apuzzo, accosta infatti allo straordinario dipinto dell’artista spagnolo due opere dei Musei Civici bolognesi, ugualmente significative: il “Busto di papa Gregorio XV” (1621-1622) di Gian Lorenzo Bernini (1598-1680), esemplare in bronzo derivato dal prototipo in marmo richiesto dal cardinal nipote Ludovico Ludovisi in occasione della salita dello zio al soglio pontificio, e la “Testa di San Filippo Neri” (realizzata intorno al 1640) di Alessandro Algardi (1595-1654), modellata in cera rossa e ricavata dalla maschera funeraria del Santo conservata nella chiesa della Vallicella a Roma. Tre ritratti, dunque, uno in pittura e due in scultura.
Info: www.museibologna.it/arteantica
Museo Medievale – Via Manzoni, 4
“San Domenico: il volto del Santo nei codici miniati del Museo Civico Medievale 1216-2016”, fino all’11 giugno 2017
In occasione dell’Ottavo Centenario della conferma della regola dell’Ordine dei Predicatori (1216-2016), la piccola esposizione, curata da Ilaria Negretti e Paolo Cova, è dedicata allo studio iconografico delle miniature di Domenico rintracciate nei codici Due-Trecenteschi conservati nella collezione del Museo Civico Medievale.
«…era di statura media, di corporatura delicata, la faccia bella e un poco rossa, i capelli e la barba leggermente rossi, belli gli occhi. Dalla sua fronte, e fra le ciglia, irraggiava un certo splendore, che attirava tutti a venerarlo e ad amarlo. Sempre ilare e giocondo, se non mosso a compassione per qualche afflizione del prossimo. Aveva le mani lunghe e belle. Aveva una grande voce bella e risonante. Non fu affatto calvo, ma aveva la corona della rasura del tutto integra, cosparsa di pochi capelli bianchi.»
In questa mirabile descrizione di Domenico di Guzmán la beata Cecilia Cesarini, partecipe della prima esperienza del nuovo ordine, tratteggia con realismo la sua fisionomia. È interessante notare come le immagini più antiche, realizzate nella seconda metà del XIII secolo, a qualche decennio di distanza dalla morte del Santo (1221), paiono tramandare la memoria del suo vero volto. – Info: www.museibologna.it/arteantica
Museo del Patrimonio Industriale – Via della Beverara, 123
“Il valore della tecnica: 120 anni di Officine Ortopediche Rizzoli”, fino al 16 aprile 2017
La mostra, a cura di Officine Ortopediche Rizzoli, presenta pannelli illustrativi, oggetti – fra cui protesi, strumenti, banconi da lavoro – diversi exhibit, videoproiezioni e apparati multimediali, suddivisi in 6 ambiti tematici, che consentono di ricostruire la storia delle Officine Ortopediche Rizzoli dal 1896 ad oggi, sottolineando le scelte, le ricerche, gli indirizzi innovativi che hanno portato a sviluppare tecnologie d’avanguardia.
Il fondatore Francesco Rizzoli dedicò la vita alla medicina, contribuendo concretamente alla nascita dell’Istituto ortopedico (1896) dando come obiettivi il «progresso delle scienze, del bene dell’umanità e del patrio decoro».
Negli anni tra le due guerre mondiali le Officine si specializzarono nella produzione di protesi e ausili per le persone, introducendo, negli anni 1950-’70, anche materiali adatti a soddisfare le esigenze funzionali ed estetiche di un mondo in rapido mutamento.
Le tendenze degli ultimi 30 anni vedono introdurre tecnologie sofisticate e innesti robotici per concorrere non solo al pieno recupero della funzionalità anatomica, ma per consentire di raggiungere anche prestazioni inattese in molteplici campi della vita attiva.
Oggi, dopo 120 anni la sfida non è ancora conclusa: per tenere fede all’idea del fondatore, ossia la vicinanza al paziente nel suo recupero funzionale, Officine Ortopediche Rizzoli è entrata nel gruppo ab medica holding, una realtà leader nella produzione e distribuzione di tecnologie medicali, con una prospettiva di sviluppo sempre più vicina alle esigenze delle persone. – Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale
L’Istituzione Bologna Musei racconta, attraverso le sue collezioni, l’intera storia dell’area metropolitana bolognese, dai primi insediamenti preistorici fino alle dinamiche artistiche, economiche, scientifiche e produttive della società contemporanea. Un unico percorso diffuso sul territorio, articolato per aree tematiche.
Archeologia, storia, storia dell’arte, musica, patrimonio industriale e cultura tecnica sono i grandi temi che è possibile affrontare, anche attraverso percorsi trasversali alle varie sedi.
Fanno parte dell’Istituzione Bologna Musei: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, Museo Morandi, Casa Morandi, Villa delle Rose, Museo per la Memoria di Ustica, Museo Civico Archeologico, Museo Civico Medievale, Collezioni Comunali d’Arte, Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, Museo del Patrimonio Industriale, Museo e Biblioteca del Risorgimento, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, Museo della Tappezzeria “Vittorio Zironi”. Info: www.museibologna.it.
La Card Musei Metropolitani di Bologna è il nuovo servizio attivato in occasione del IX centenario del Comune di Bologna per ampliare l’accessibilità al patrimonio storico artistico della città: un abbonamento che offre accesso illimitato alle collezioni permanenti e ingresso a prezzo ridotto alle mostre temporanee di tanti musei della città e dell’area metropolitana. Vale 12 mesi e costa 25 euro: tutte le informazioni sono disponibili sul sito cardmuseibologna.it.
INDIRIZZI E RECAPITI
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi
via Don Minzoni 14 – tel. 051 6496611
aperto: martedì, mercoledì, domenica e festivi: ore 10-18; giovedì, venerdì e sabato: ore 10-19
16 aprile (Pasqua): ore 10-18
17 aprile (Lunedì dell’Angelo): ore 10-18
Casa Morandi
via Fondazza 36 – tel. 051 6496611
aperto: su prenotazione solo nei seguenti giorni e orari:
da ottobre a maggio venerdì e sabato ore 14-16; domenica: ore 11-13
da giugno a settembre venerdì e sabato ore 17-19; domenica: ore 11-13
16 aprile (Pasqua): ore 11-13
17 aprile (Lunedì dell’Angelo): chiuso
Villa delle Rose
via Saragozza 228/230 – tel. 051 436818 – 6496611
aperto: in occasione di eventi espositivi
Museo per la Memoria di Ustica
via di Saliceto 3/22 – tel. 051 377680
venerdì, sabato e domenica: ore 10-18
16 aprile (Pasqua): ore 10-18
17 aprile (Lunedì dell’Angelo): chiuso
Museo Civico Archeologico
via dell’Archiginnasio 2 – tel. 051 2757211
aperto: martedì – venerdì: ore 9-15; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30
16 aprile (Pasqua): ore 10-18.30
17 aprile (Lunedì dell’Angelo): ore 10-18.30
Museo Civico Medievale
via Manzoni 4 – tel. 051 2193916 – 2193930
aperto: martedì – venerdì: ore 9-15; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30
16 aprile (Pasqua): ore 10-18.30
17 aprile (Lunedì dell’Angelo): ore 10-18.30
Collezioni Comunali d’Arte
Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6 – tel. 051 2193998
aperto: martedì – venerdì: ore 9-18.30; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30
16 aprile (Pasqua): ore 10-18.30
17 aprile (Lunedì dell’Angelo): ore 10-18.30
Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini
Strada Maggiore 44 – tel. 051 236708
aperto: martedì – sabato: ore 9-14; domenica e festivi: ore 9-13
16 aprile (Pasqua): ore 9-13
17 aprile (Lunedì dell’Angelo): ore 9-13
Museo internazionale e biblioteca della musica
Strada Maggiore 34 – tel. 051 2757711
aperto: martedì – venerdì: ore 9.30-16; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30
16 aprile (Pasqua): ore 10-18.30
17 aprile (Lunedì dell’Angelo): ore 10-18.30
Museo del Patrimonio Industriale
via della Beverara 123 – tel. 051 6356611
aperto: martedì, mercoledì, giovedì, venerdì: ore 9-13; sabato: ore 9-13 e 15-18; domenica: ore 15-18
16 aprile (Pasqua): ore 15-18
17 aprile (Lunedì dell’Angelo): chiuso
Museo civico del Risorgimento
Piazza Carducci 5 – tel. 051 347592
aperto: martedì – domenica: ore 9-13
16 aprile (Pasqua): ore 9-13
17 aprile (Lunedì dell’Angelo): chiuso