Performing Arts a cura di Laura Bevione
In primavera nei prati spuntano fiori colorati e fragrante erbetta ma, qualche volta, quasi per magia, può crescere anche un teatro. Non una fata morgana, però, un incantesimo destinato a svanire non appena gli occhi accecati dal sole si aprono un po’ di più… L’8 aprile, in località Castello di Serravalle, comune di Valsamoggia, sui colli bolognesi, si inaugura un vero teatro, fortemente voluto e personalmente costruito da Stefano Pasquini e Paola Berselli – ossia il Teatro delle Ariette – con la complicità del fedele Maurizio Ferrraresi. Ma facciamo un po’ di storia: Stefano e Paola, coppia nell’arte come nella vita, inizia la propria avventura teatrale nel 1997 mettendo in scena, con A teatro nelle case, le biografie della comunità contadina dell’Appennino bolognese di cui essi stessi fanno parte. Sì, perché Stefano e Paola non sono soltanto autori, registi e attori ma anche contadini, allevatori e “cucinieri”: il nome scelto per la loro compagnia, infatti, è quello del luogo in cui sorge la cascina in cui vivono e di cui quotidianamente si occupano, coltivando i terreni circostanti e allevando vari animali da cortile. Un’esistenza in cui la fatica del lavoro quotidiano è carburante per una costante riflessione sulla propria stessa biografia – la vita matrimoniale, la morte di un genitore – intrecciata però con suggestioni letterarie – Lo straniero in Io, il cous cous e Albert Camus. Il legame con la terra e con i suoi prodotti si esplicita nella preparazione, contemporanea e intrinseca alla messinscena dello spettacolo, di cibi che vengono poi consumati insieme agli spettatori. Una forma di teatro unica e coinvolgente, frutto di una reale necessità di esprimere pensieri e riflessioni che si desidera condividere con gli altri, non per vanità, quanto per la consapevolezza della comunione di esperienze con il proprio pubblico. Stefano e Paola, con Maurizio, sono stati invitati in Francia e hanno allestito i propri particolarissimi spettacoli in “tradizionali” teatri italiani – a settembre dello scorso anno all’Argentina di Roma con Teatro da mangiare?– ma tutti i loro lavori sono nati e hanno debuttato proprio alle Ariette, all’interno di un edificio, battezzato Deposito Attrezzi, la cui costruzione iniziò il 28 giugno 1999, totalmente autofinanziata. Dopo meno di un anno, l’8 aprile 2000, lo spazio – pensato e realizzato come un edificio rurale, essenziale e funzionale – fu inaugurato da uno spettacolo di Armando Punzo e Nicola Rignanese, Teatro No. Da allora il Deposito Attrezzi ha ospitato tutti gli spettacoli realizzati dalla compagnia, così come quelli dei gruppi invitati per l’annuale appuntamento del festival A teatro nella case. L’estate scorsa, però, Paola e Stefano hanno deciso che il Deposito Attrezzi doveva diventare “ufficialmente” un teatro e hanno dunque presentato al comune di Valsamoggia domanda di cambio di destinazione d’uso: da “edificio rurale” a luogo destinato ad attività culturali e di spettacolo. In attesa che la richiesta venisse discussa e, possibilmente, approvata, la coppia ha provveduto a tutti i lavori di adeguamento, primo fra tutti la sostituzione delle stufe a legno con un impianto di riscaldamento a pompe di calore elettriche. Uno sforzo, anche economico, premiato dall’ufficialità del cambio di destinazione – ora il Deposito Attrezzi diventa ufficialmente Teatro delle Ariette – e dal sostegno dei tanti amici – artisti certo ma, soprattutto, tantissimi spettatori – che l’8 aprile festeggeranno insieme a Paola, Stefano e Maurizio l’inaugurazione del primo teatro costruito nella campagna. Un luogo speciale, dove la bellezza dell’arte del teatro convivrà e si confonderà con la bellezza della natura. Un luogo attorno a cui, si augurano le Ariette, continueranno ad aggirarsi « cinghiali, caprioli, volpi, lupi» e cresceranno ancora «alberi, erba, frumento e fiori». Un luogo per godere ancora della pura bellezza della natura e del teatro.
IL TEATRO DELLE ARIETTE è in Via Rio Marzatore, 2781 – località Castello di Serravalle Valsamoggia (BO)