APPLAUSI a cura di Davide Nicoletti
È appena passata la settimana della moda milanese, e riflettevo su quello che mi ha lasciato e incuriosito questa fashion week che ha presentato le collezioni della primavera/estate del 2018.
Mi soffermo su quella moda che parla di sé in silenzio, si proprio di quei brand che quando li conosci si fanno ricordare, per l’originalità, l’eleganza, e la manifattura tutta Made in Italy. Vorrei cominciare con il presentarvi Sartorial Monk, che già solo il nome parla da solo.
Sabato Russo designer/sarto ci presenta la sua collezione concepita con abiti semplici ma sensuali e molto sofisticati direi concettuali, il tutto in una ambientazione zen. L’aver partecipato alla sua presentazione è stato un raro momento di emozioni, e conoscere questa collezione così minimalista e all’avanguardia, mi ha trasportato in luoghi dal sapore orientale, mescolati alla cura e alla ricercatezza tipica del sartoriale.
Se invece di scarpe vogliamo parlare, vi segnalo due brand a mio giudizio interessanti che si piazzano sul mercato uno nella fascia media e l’altro nella fascia alta, entrambi con un prodotto diverso ma assolutamente valido, dipende solo da cosa amate indossare.
Se preferite lo stile street/sofisticato vi parlo della collezione di Ancarani, che ho scoperto al White nei giorni della FW. Disegnata da Daniele Ancarani stesso (ex designer per Buccheri, Bruno Magli e Di Sandro), ci propone un genere confortevole per via dei suoi tacchi non troppo alti, ma allo stesso tempo contemporanea, la cui cura ed attenzione per i dettagli i materiali e i colori sono il punto forte delle sue collezioni ormai diventate famose appunto per le forme e i materiali con cui sono fatti i suoi tacchi. Arcani ama pensare che le sue scarpe abbiano un cuore.
Preferite lo stile più grintoso? allora guardate cosa fa Samuele Failli (ex Prada, Tom Ford, Saint Laurent) che è alla sua seconda collezione.
L’idea delle sue creazioni, presentata al Grand Hotel et de Milan, è quella di disegnare modelli senza tempo e semplici da capire, rivolti a tutte quelle donne che amano apparire sexy in ogni occasione. Quello che mi ha particolarmente interessato è stato vedere l’uso di questi piccoli pon-pon al posto delle borchie, e la novità dell’uso della raffia tutta lavorata a mano che diventa motivo di adorno. L’impatto è di sicuro di una scarpa di lusso contemporanea sexy e moderna.
E poi tra gli incontri interessanti trovi anche Chiocciolini con le sue insolite borse, disegnate da Michele Chiocciolini stesso. Lo stile è contemporaneo con rimandi a immagini degli anni 80 pop, quasi a ricordare Keith Haring e New York. Ricorrente il motivo del cuore sia nelle borse che addirittura nella forma degli zaini. Chioccilini è famoso per la sua linea di clutch sia da uomo che da donna, rigorosamente tagliate e cucite a mano. Durante il nostro incontro, Michele mi preannuncia che il progetto a breve diventerà interamente Vegano, direi un’ottima scelta dal punto di vista etico.
E per concludere tra le presentazioni più belle, che ritrovo da qualche hanno a questa parte, è quella di Giuseppe Di Morabito, giovanissimo designer alla sua quinta collezione a soli 24 anni. Quello che mi stupisce oltre alla bellezza e maturità dei suoi abiti è la ricercatezza delle sue location, che quest’anno lo vede ospitato all’interno di una suggestiva gipsoteca. Le modelle e i suoi abiti ispirati all’arte si mimetizzano tra statue e attrezzi di lavoro.
Giuseppe di Morabito presenta i sui capi che vanno un pò contro tendenza, contemporanei ma con una visione che guarda al passato. La cosa che di sicuro salta all’occhio è il rimando evidente all’alta moda in contrasto con le sue linee contemporanee, enfatizzando quindi il dialogo tra il presente e il passato.
Tutto questo per dirvi, che non è più necessario guardare solo i grandi brand per prendere ispirazioni per il proprio look, ormai anche le aziende più piccole fanno prodotti alternativi, eleganti e soprattutto di alta qualità.
Ma se in tutto questo non avete l’occhio per sapere riconoscere la bellezza, la qualità e l’eleganza della moda “silenziosa” sarete soltanto delle Fashion Victims, legate al marchio e non allo stile.
Foto courtesy MilanoModaDonna, Davide Nicoletti