MY POINT OF VIEW” by Cecilia Minelli
Lavorando nel settore della cosmetica da qualche anno e amando il mio lavoro vorrei darvi oggi qualche consiglio sulla scelta del “profumo” per sé stessi o da regalare…. Scelta di per sé già molto personale e davvero molto complicata. A me piace paragonare il Profumo ad un “Percorso emozionale” che ci identifica o al quale associamo un determinato momento, un evento o una persona.
Spesso regalare un profumo o cambiare il proprio diventa uno dei gesti più azzardati che si possano fare specie se non siamo abituati a cambiare ”jus” o se tanto meno lo è il destinatario del regalo. Esistono delle piccole regole che possono contribuire ad individuare cosa fa per noi; molto importante è la scelta della concentrazione, decidere se preferiamo una eau de toilette, piuttosto che un eau de parfum o un parfum. La differenza tra queste soluzioni è data dal grado di intensità della fragranza e quindi di alcool ma non solo. In quasi tutte le fragranze la diversità tra i tre consiste anche nelle note che lo compongono, quindi vi invito a chiedere spiegazioni. Un esempio banale potrei farlo con il vendutissimo Hypnotic della Maison Dior. Se nell’Eau de toilette (vendutissimo) le note di base sono la vaniglia, il muschio, il sandalo e la mandorla amara, nell’eau de parfum la fragranza cambia assolutamente avendo come note di base sempre la vaniglia ma abbinata questa volta alla fava tonka, nota che rende la fragranza assolutamente differente e più legnosa rispetto alla prima.
Consiglio di provare la “sensazione su pelle” piuttosto che solo su mouillette, e di attendere almeno circa 30 secondi per vedere la reale reazione delle note a contatto con il nostro Ph e con la nostra temperatura corporea.
Spesso accade che qualcuno mi rivolga la domanda: “Ma perché io non riesco più a sentire il profumo che indosso mentre chi mi è vicino lo percepisce ?” La risposta è davvero semplice, poiché il corpo umano è davvero una macchina “perfetta”! Da parte del nostro olfatto avviene una vera e propria assuefazione alla fragranza, motivo per cui è assolutamente normale non riuscire a sentire più il proprio profumo se lo si usa da tanti anni o magari riconoscerlo solo appena vaporizzato e non durante la giornata.
Altro contributo nella scelta è lo stilista o il marchio che preferiamo. Spesso infatti chi chiede di una fragranza in particolare è perché ne ha letto le recensioni su qualche rivista o perché ne ha visto la pubblicità in televisione o semplicemente perché l’ha sentito indossato da qualcun altro. Indossato, ho scritto più volte… Assolutamente sì: il Profumo è un vero e proprio accessorio e si indossa, proprio come un abito, un bellissimo paio di scarpe,o come un rossetto, accessorio del quale vi parlerò nel mio prossimo articolo.
Vi invito a pensare al Profumo come a qualcosa che vi distingua e caratterizzi, che parli di voi anche a chi non vi ha mai incontrati prima, rendendovi, a maggior ragione ancora più unica o unico!
Un abbraccio Ceci