NBR – Natural Born Reader a cura di Roberta Maroni per MAGAZZINO26
Se siete alla ricerca di una lettura avvincente che metta qualche brivido alle giornate di festa (o di un regalo) questo potrebbe fare al caso vostro: LA RAGAZZA NELLA NEBBIA di Donato Carrisi
Devo subito ammettere che non avevo mai letto nulla di Donato Carrisi, forse un po’ insospettita dal consenso nazional-popolare. Ora capisco la ragione di tanto successo: scrive molto bene.
Pubblicato nel 2015, questo romanzo ha anche avuto una versione cinematografica, diretta dallo stesso autore, uscita nei cinema un paio di mesi fa. Non ho ancora visto il film ma durante la lettura ho avuto spesso la sensazione che fosse già praticamente pronto per tradursi in immagini.
La storia, quasi un frammento di cronaca tragicamente attuale, ci trasporta in un piccolo paese come tanti; questo nello specifico incastrato in una valle delle Alpi. Una comunità piccola, dove tutti si conoscono e i forestieri saltano all’occhio immediatamente.
Da qui, poco prima di Natale, scompare Anna Lou, la classica brava ragazza dalla vita semplice. Ad indagare viene chiamato l’agente speciale Vogel, esperto in casi difficili ma soprattutto maestro nella manipolazione dei media. Un uomo cinico, disposto a tutto non tanto per scoprire la verità quanto per dare al “pubblico a casa” esattamente quello che vuole: un mostro da condannare.
Il racconto si sviluppa in un alternanza di piani temporali perchè, nonostante l’indagine sia finita da due mesi, l’agente Vogel è stato ritrovato sotto shock nella valle e ha ancora qualcosa da raccontare.
Lo stile è scorrevole e le descrizioni particolamente vivide. Il tono del racconto e la caratterizzazione dei personaggi rendono la vicenda molto familiare ma allo stesso tempo le donano una connotazione internazionale, un po’ Twin peaks, un po’ Criminal mind (solo per rendere l’idea eh).
Il fatto che il rappresentante della legge sia in realtà una persona sgradevole e dalla scarsa moralità è una piacevole alternativa nel panorama di genere. In effetti è Vogel il fulcro della storia, assieme al (presunto) colpevole.
Alla vittima, come nella realtà, rimane solo un piccolo spazio sotto ai riflettori.
Perché c’è il circo mediatico. Ci siamo noi spettatori, bramosi di novità e facilmente impressionabili. Anche le persone più vicine al dramma si fanno suggestionare da come i fatti vengono raccontati, figuriamoci il pubblico televisivo. In molti in questa storia cercano di trarre profitto dalla tragedia, agendo con l’unico scopo di sfruttare l’attenzione dei media a proprio vantaggio.
Questo è l’aspetto veramente più disturbante del libro: cosa si è disposti a fare per la popolarità? Un tema sempre attuale che declinato nel thriller e, in maniera inquietante vicino alla cronaca reale, ci regala qualche vero brivido.
Se siete ancora alla ricerca di regali per il Natale io non posso che consigliarvi un bel libro. Per gli amanti del thriller questo sarà perfetto ma in tutti i casi vi consiglio di entrare in una libreria e lasciarvi ispirare. Ci sono veramente libri per tutti i gusti e di tutti i generi. In realtà sono scrigni di possibilità, quasi delle macchine spazio-temporali, dal potenziale immenso. Io, lo so, sono di parte ma credo veramente che regalando un libro non si sbaglia mai.
Buone feste a tutti. E buona lettura