NBR – Natural Born Reader a cura di Roberta Maroni per Magazzino26
Esistono fiabe per adulti? Certo che sì, basta rivolgersi al miglior autore! Oggi parliamo di Nessun dove di Neil Gaiman
Per chi ancora non lo conoscesse, ecco qualche riga sul prolifico Neil, autore britannico dallo stile inconfondibile.
Ha scritto numerosi romanzi di successo (l’ultimo uscito è “Miti del Nord”) e vinto importanti premi letterari. Ma è anche il creatore di Sandman (mitica serie a fumetti pubblicata dalla DC Comics), giornalista, sceneggiatore radiofonico e televisivo (in streaming è attualmente disponibile l’adattamento del suo romanzo “American gods” ed è in arrivo quello di “Good omen”).
La sua produzione è difficilmente catalogabile. Per darvi un’idea indicativa (ma non esaustiva) possiamo dire che spazia tra fantasy e fantascienza. In realtà ha un’incredibile capacità di attingere alle nostre radici culturali, che siano antiche leggende, favole o miti moderni, e di trasformarle in storie nuove, seducenti, spaventose e al contempo poetiche.
“Nessun dove” nasce inizialmente come sceneggiatura per una serie trasmessa dalla tv britannica. Il romanzo, pubblicato la prima volta nel 1996 dopo la messa in onda dei primi tre episodi, risponde alla necessità di Gaiman di preservare la sua “storia” dagli inevitabili cambiamenti dovuti alla trasposizione televisiva (e ai limitati mezzi della produzione). Nel tempo l’autore ne ha pubblicato edizioni rivedute e corrette; l’ultima, con modifiche ed integrazioni, è datata 2008.
Ma veniamo alla storia. Il nostro eroe, Richard Mayhew, è un bravo ragazzo scozzese trasferitosi a Londra per lavoro. La sua vita nella metropoli scorre fra scadenze stressanti, una fidanzata molto esigente e contrattempi vari. Durante una serata importante la sua indole generosa gli impone di soccorrere una ragazza in difficoltà. La “donzella” è in guai più seri di quanto Richard possa immaginare e il solo offrirle soccorso e ospitalità lo catapulta in…un’altra vita.
Incredulo e spaesato scopre che esiste una Londra sotterranea popolata da strani personaggi e figure mitologiche, che la toponomastica ha origini inaspettate e che, in fondo, tutti possono essere eroi. Ad accompagnarlo nell’avventura, oltre alla ragazza in pericolo dall’indicativo nome di Porta, la letale cacciatrice Hunter e lo scaltro marchese de Carabas, assieme ai quali dovrà affrontare mille pericoli e tutte le sue paure più profonde.
Questo libro per me è un piccolo gioiello. Vi basti sapere che, in un momento di follia, anni fa, lo prestai con l’impulso incontrollabile di farlo conoscere. Prestare libri non è proprio nella mia indole anche perché, come in questo caso, spesso non vengono resi. L’ho riacquistato. E riletto. E, sono convinta, lo rileggerò ancora.
“Nessun dove” non è una favola per bambini. La storia di Richard è quella di un giovane uomo che inizia la sua vita adulta in una capitale contemporanea, o quasi. In effetti c’è un po’ meno tecnologia rispetto alla nostra quotidianità ma, non scordiamoci, la prima stesura è comunque del 1996. Sorprendentemente, grazie alla maestria dell’autore, l’introduzione del “fantastico” nella vicenda coinvolge e appassiona fino a non sembrare più così incredibile. Anzi, viene voglia di fare un viaggetto a Londra per studiare, dal vero, i riferimenti citati da Gaiman.
I personaggi, ben delineati, hanno caratteristiche affascinanti. Ognuno di loro poi, al di là di capacità “speciali”, è arricchito da aspetti contrastanti, umane debolezze o vizi peculiari. Questo li rende decisamente più simpatici e garantisce qualche colpo di scena veramente spassoso. La trama è avvincente: troverete romanticismo e violenza, avventura e ricerca di se, il tutto venato di poesia e reso divertente da una piacevole dose di ironia sorniona.
Lo stile, scorrevole e ricco, è impreziosito da mille rimandi a letteratura, leggende e miti. Riferimenti che possono essere colti e/o approfonditi oppure gustati come magnifico sfondo. Certo non è una lettura complessa ma credo abbia l’incomparabile pregio di lasciare un prezioso senso di meraviglia.
Come al solito vi consiglio, se non conoscete Gaiman, di recuperare anche le altre sue opere: meritano davvero.
Buona lettura