PERCEZIONE CORPOREA E AUTOSTIMA

Psicorubrica di Lara Ventisette.

L’intima relazione tra Percezione Corporea e Autostima

L’edificio Autostima è dotato di un pilastro speciale ed importantissimo che si chiama Percezione Corporea. Le ricerche confermano: chi ha una buona relazione col proprio corpo è più soddisfatto e nutre maggiore fiducia nelle proprie possibilità, rispetto a chi è in guerra costante con l’immagine che vede riflessa allo specchio.

Il dibattito è acceso tra due posizioni principali: da una parte, c’è chi ritiene che la sicurezza in se stessi sia il presupposto per potersi prendere cura del proprio aspetto e per interessarsi alla sua salute; dall’altra, c’è chi sostiene che, soltanto prendendosi cura della propria immagine e di un efficace funzionamento corporeo, sia possibile sviluppare una buona autostima.

Il dato certo è che, di questi tempi, il corpo è sempre più considerato un riflesso della nostra identità; la percezione che abbiamo di noi stessi e che gli altri hanno di noi è veicolata da ciò che la nostra Immagine Corporea comunica, ovvero dal suo racconto sulla persona che siamo e sul tipo di vita che conduciamo. Il corpo, infatti, racchiude un insieme di significati ed esperienze che riguardano i nostri vissuti percettivi, emotivi e sociali, passati e presenti.

La percezione corporea comincia a delinearsi fin dalla nascita, ma è soggetta a diversi cambiamenti nell’arco della vita e in alcuni momenti particolari della nostra esistenza può rivestire un ruolo preponderante; la sua rilevanza sull’equilibrio emotivo può essere dedotta dall’interesse che il tema suscita dal punto di vista neurologico, clinico, psicologico, sociale. La Percezione Corporea comprende: schema corporeo e immagine corporea.

Schema corporeo

Si intende la rappresentazione spaziale che l’individuo crea del proprio corpo, grazie alle informazioni che riceve dagli organi di senso.

Immagine corporea

Se lo schema corporeo è fortemente legato ad una rappresentazione percettiva e di organizzazione cerebrale, l’immagine somatica ne è l’aspetto complementare perché durante la crescita dell’essere umano si arricchisce di aspetti personali, affettivi, cognitivi ed esperienziali, che definiscono una “nozione psicologica di immagine del corpo in cui entra in gioco tutta l’esistenza del soggetto” (Lalli, 1997).

Dal momento che l’immagine corporea è legata alla sfera affettiva e all’esperienza personale, è inevitabile che si modifichi costantemente nel corso della vita. La Percezione Corporea influenza notevolmente sia il Concetto di sé, ovvero le caratteristiche che sentiamo di possedere/non possedere, sia l’Autostima, ovvero il valore che attribuiamo a noi stessi per il fatto di possedere/non possedere tali caratteristiche.

Per poter trovare gradevole il nostro corpo, è fondamentale “saper fare i conti” con gli stereotipi proposti dalla nostra famiglia di origine, dal gruppo dei pari ai tempi dell’adolescenza e dai modelli socio-culturali attuali. Non saper gestire il confronto con determinati parametri di forma e bellezza può rischiare di far accrescere l’insoddisfazione individuale e di creare frustrazione, specialmente in persone che si trovano a vivere un momento di difficoltà. Ma sapete qual è l’abilità che accomuna la stragrande maggioranza delle persone che possiedono un’elevata Autostima? Essere sportivi.

Quindi, c’è qualcosa di prioritario che possiamo fare per migliorare la nostra Autostima: muovere il corpo intensamente e permettergli di superare, ogni giorno, un piccolo limite.

Come raggiungere un traguardo? Senza fretta ma senza sosta.

J.W. Goethe

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