PIET MONDRIAN fondatore del “NEOPLASTICISMO” assieme a TEO VAN DOESBURG che daranno vita alla rivista DE STIJL.
Diversamente dai cubisti, Mondrian cerca di conciliare la sua pittura con le sue ricerche spirituali e nel 1913 cominciò ad unire la sua visione d’arte con gli studi teosofici in una teoria che segnerà la sua rottura finale con la pittura rappresentativa. In una lettera a Hans-Peter Bremner nel 1914 esprime molto chiaramente la sua teoria artistica.
“Costruisco combinazioni di linee e di colori su una superficie piatta, in moda da esprimere una bellezza generale con una somma coscienza. La Natura (o ciò che vedo) mi ispira, mi mette, come altro pittore, in uno stato emozionale che mi provoca un’urgenza di fare qualcosa, ma voglio arrivare più vicino possibile alla verità e astrarre ogni cosa da essa, fino a che non raggiungo le fondamenta (anche se solo le fondamenta esteriori!) delle cose.”
Già verso la fine del 1919 iniziò a produrre quadri a “griglia” lo stile per cui sarebbe diventato famoso. I quadrati sono dipinti con i colori primari, con forme rettangolari sottili e il colore delle griglie che tende a schiarire quando si avvicinano all’orlo della tela. Dal 1921 il suo stile raggiunge una forma matura. Linee spesse nere separano le diverse campiture di colore . Nel settembre del 38, Mondrian lascia Parigi a causa dell’avanzare del nazismo e si trasferisce a Londra. Dopo l’invasione dei Paesi Bassi e la caduta di Parigi nel 40 si trasferisce a New York dove rimane fino alla morte. I nuovi lavori dell’artista a New York sono ancora più stupefacenti, l’immagine della città lo influenza notevolmente e i suoi quadri divengono una complessa grata di linee rosse, gialle e blu che creano un senso di profondità mai raggiunto.
“ Mi esprimo attraverso i mezzi della natura, ma se tu osservi attentamente la sequenza del mio lavoro, vedrai che ha progressivamente abbandonato l’apparenza naturale delle cose e ha gradualmente enfatizzato l’espressione plastica delle relazioni.”
Questi “ mezzi della natura” , nel primo Mondrian sono quelli che lo portano a raffigurare una realtà fenomenica declinata comunque secondo quelle pulsioni simboliche che caratterizzano la prima parte del suo lavoro. L’artista evita accuratamente le sfumature , non usa linee curve, quello che vuole costruire è un sistema di rette ortogonali e di colori puri che creano una tensione armonica e un equilibrio di forze opposte.